Circa 120 studenti del Liceo classico “Duni”, dell’Itc “Loperfido” e del Liceo Scientifico “Alighieri” hanno partecipato in mattinata nella Casa cava, a un’iniziativa organizzata dal Comitato Matera 2019 per celebrare il 9 maggio, festa dell’Europa unita.
Il 9 maggio 1950, infatti, Robert Schuman presentava la proposta di creare un’Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. Questa giornata (Festa dell’Europa) del 9 maggio è diventata un simbolo europeo che, insieme alla bandiera, all’inno, al motto e alla moneta unica (l’euro), identifica l’entità politica dell’Unione Europea.
Per questa circostanza il Comitato Matera 2019, nell’ambito del percorso di candidatura della città a Capitale europea della cultura, ha organizzato un’intervista in teleconferenza con il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, dal suo ufficio di Bruxelles.
Molte le domande degli studenti che hanno riguardato la crisi economica, il ruolo dell’Italia nell’attuale scenario internazionale, il lavoro, i giovani e la scuola.
“Atene e Roma – ha detto una studentessa – sono state per secoli il centro del mondo. Ora si vedono relegate al ruolo di “fanalini di coda” dell’economia mondiale. L’aspirazione di noi studenti è quella di realizzarsi professionalmente al più presto, ma a parere di molti, ciò può accadere solo all’estero. In un momento in cui tutto sembra spingerci a lasciare questi nostri luoghi, qual è – se c’è – l’elemento che deve indurci ad accettare la sfida di restare nel nostro Paese?”
Pittella ha risposto che “l’Europa non può solo essere vista, considerata e giudicata dal punto di vista economico e finanziario. Essere cittadini europei significa aprire lo sguardo verso nuovi modelli di sviluppo, nuove relazioni culturali. Ma per fare questo occorre diffondere questa cultura a partire dalle scuole. Ed è per questo che sto conducendo una battaglia per far tornare fra i banchi l’educazione civica e l’Unione europea. Sono materie di studio importanti che possono accrescere il sentimento europeista fra le giovani generazioni con conseguenze importanti sul piano della circolazione dei pensieri, delle competenze, del lavoro”.
“Per avvicinare il maggior numero di studenti italiani alla realtà europea – ha detto uno studente – quali iniziative promuove l’Unione e quali nuove potrebbero essere intraprese?”
“Ci sono – ha risposto Pittella – diversi programmi comunitari che servono ad avvicinare gli studenti all’Unione europea, anche attraverso scambi culturali e di studio. Il percorso che Matera ha avviato di candidarsi a Capitale europea della cultura ha, fra i suoi principali compiti, anche quello di avvicinare le giovani generazioni all’Europa non solo attraverso iniziative culturali, ma anche e soprattutto costruendo nuovi modelli di sviluppo più adatti ai bisogni della società moderna”.
All’incontro sono intervenuti, fra gli altri, il presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce, e Rossella Tarantino, supporto tecnico del gruppo di lavoro Matera 2019, che hanno illustrato le ragioni dell’incontro e le prossime iniziative del percorso di candidatura.
“L’Europa – ha detto Adduce – rappresenta una grande opportunità per tutti. Ma dobbiamo esserne consapevoli. Pur nel rispetto delle singole identità culturali, facciamo tutti parte di una grande e antica storia su cui possiamo costruire un futuro più solido. L’Europa unita per mantenere la pace, per difendere i diritti dell’uomo, per costruire, con un nuovo protagonismo delle nuove generazioni, un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”.