“Il Piano per la Transizione energetica sostenibile delle aree idonee, l’oramai famoso Pitesai, prevedeva, nella sua formulazione originaria, l’individuazione di aree in cui estrarre sia il gas che il petrolio. La Basilicata, in sede di Conferenza Unificata è riuscita ad ottenere, tra l’altro, che i nuovi permessi riguardassero solo l’estrazione di gas nelle zone idonee individuate dalla Regione stessa. La Regione Basilicata ha prodotto l’elenco, allegato, di aree non idonee, che non è comunque esaustivo. I nostri Uffici hanno inviato le prime perimetrazioni delle aree non idonee già durante la fase di redazione del Piano. Il lavoro di ricognizione e perimetrazione è in costante aggiornamento. Il Pitesai ce lo consente. È un lavoro molto lungo. Il caso ha voluto che la Basilicata sia, su questo piano, avvantaggiata dal fatto che la ricognizione delle aree non idonee, e, al contrario, di quelle idonee per il Pitesai coincida con quello che stiamo svolgendo per la redazione del Piano Paesaggistico. Le ricostruzioni visive, pubblicate in questi giorni, non rispondono, pertanto, alla individuazione definitiva delle stesse. Dopo aver perimetrato ed individuato le aree non idonee, la Regione provvederà a determinare anche i buffer di distanza tra queste e le possibili concessioni, a tutela dell’ambiente e della salute dei lucani”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa.