Le proteste degli autotrasportatori, che si sono intensificate nelle ultime 48 ore anche in Basilicata, rischiano di ripercuotersi con conseguenze fortemente negative sulla filiera agro-alimentare lucana e meridionale ed in particolare sui lavoratori addetti del comparto. A sostenerlo sono i segretari regionali della Uil Vincenzo Tortorelli e della Uila Gerardo Nardiello riferendo che ci sono già le prime avvisaglie dei problemi causati dal blocco delle merci. Riconosciamo la validità delle rivendicazioni dei titolari di imprese di autotrasporto riferite in primo luogo al caro-carburante che incide pesantemente sui redditi di questi lavoratori ma – aggiungono Tortorelli e Nardiello – si deve evitare che si scarichino su altri lavoratori con il pericolo di paralizzare l’attività di raccolta dei prodotti ortofrutticoli sui campi e quella di trasformazione negli stabilimenti. Dal Metapontino al Vulture-Melfese all’Alto Bradano ci sono aree a forte vocazione agricola, con alcune migliaia di lavoratori, che già risentono della paralisi del trasporto merci che si potrebbe ulteriormente aggravare nei prossimi giorni. L’impegno assunto dal Presidente Bardi di intervento nei confronti del Governo nazionale e la preziosa mediazione svolta dai Prefetti di Potenza e Matera – dicono i segretari di Uil e Uila – devono perciò continuare per sbloccare questa situazione. Agli autotrasportatori chiediamo un supplemento di responsabilità senza per questo smobilitare la protesta ma facendo ricorso ad altre azioni sulle quali potranno far contare sul sostegno dei sindacati. Non si sottovaluti che le misure richieste richiedono provvedimenti e misure di carattere nazionale non proprio immediate.