Venerdì 25 febbraio 2022 alle ore 17 presso la sala conferenze di Basilicata Open Space in piazza Vittorio Veneto a Matera è programma l’inconro con Lucia Azzolina per la presentazione del libro “La vita insegna”. Lucia Azzolina, insegnante, è diventata popolare quando ha ricoperto, al 10 gennaio 2020 al 13 febbraio 2021, l’incarico di Ministro dell’istruzione nel governo Conte 2.
L’evento è organizzato dall’associazione Dirigenza e MondoScuola.
Saluti
Piero Marrese, presidente Provincia di Matera
Domenico Bennardi, sindaco di Matera
Tiziana D’Oppido, assessore cultura Comune di Matera
Giovanni Tosiani, presidente Dirigenza&MondoScuola
Emiliana Lisanti, presidente Fnism, sezione di Montalbano Jonico
Modera Ines Nesi, assessore cultura Comune di Montalbano Jonico.
Biografia di Lucia Azzolina
Lucia Azzolina, nata a Siracusa il 25 agosto 1982, è una politica e docente italiana, dal 10 gennaio 2020 al 13 febbraio 2021 Ministro dell’istruzione nel governo Conte II.
Nata a Siracusa e cresciuta nel comune limitrofo di Floridia, ha frequentato l’Università degli Studi di Catania, dove ha conseguito una laurea triennale e una laurea magistrale in filosofia; successivamente ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento di storia e filosofia presso la scuola di specializzazione all’insegnamento secondario e nel 2008 ha iniziato ad insegnare prima a La Spezia e successivamente a Sarzana.
Specializzatasi in insegnamento del sostegno a Pisa, si è laureata anche in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pavia nel 2013, con specializzazione in diritto amministrativo. Dopo la seconda laurea ha svolto la pratica forense occupandosi di diritto scolastico.
A gennaio 2014 diviene insegnante di ruolo presso l’Istituto di istruzione superiore Quintino Sella di Biella e si è dedicata all’attività sindacale a tempo pieno presso l’Associazione nazionale insegnanti e formatori (ANIEF); tornata all’insegnamento attivo nel 2017, è poi entrata nello staff dirigenziale del liceo.
Carriera politica
Deputata
Dopo aver svolto attività sindacale si è dedicata alla politica iscrivendosi al Movimento 5 Stelle. Alle elezioni politiche del 2018 è stata candidata nelle liste del Movimento per la Camera dei deputati nel collegio plurinominale Piemonte 2 – 02, non venendo inizialmente eletta.[4] Tuttavia il 20 marzo 2018 la Corte suprema di cassazione, visto il numero di candidati pentastellati in Campania e Sicilia inferiore rispetto ai seggi assegnati[5], ha assegnato un seggio vacante nella circoscrizione Campania 1 ad Azzolina.[6]
Durante la XVIII legislatura ha presentato diverse interrogazioni parlamentari legate al mondo della scuola in qualità di membro della VII Commissione cultura, ricerca ed istruzione della Camera.
Sottosegretario all’istruzione
Il 13 settembre 2019 è stata nominata Sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nel governo Conte II.
Nel dicembre dello stesso anno, in occasione dell’approvazione del decreto scuola da lei messo a punto, il sottosegretario ha subito critiche da alcuni movimenti di docenti italiani che l’accusavano di non aver mantenuto fede, a loro avviso, agli impegni presi in campagna elettorale. Alcune di queste critiche sono sfociate in insulti e minacce. Azzolina ha ricevuto attestati di solidarietà dall’allora Ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti e da altri colleghi di partito.
Ministro dell’istruzione
In seguito alle dimissioni di Lorenzo Fioramonti dalla carica di Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, e al successivo smembramento del dicastero, Azzolina è annunciata come suo successore al Ministero dell’istruzione durante la conferenza di fine anno tenuta dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 28 dicembre 2019. Il 10 gennaio 2020 ha prestato giuramento ed è entrata ufficialmente in carica. Il 13 febbraio 2021 le succede Patrizio Bianchi.
Il rapporto con i sindacati
Il 2 febbraio 2020 cinque sigle sindacali della scuola (FLC CGIL, CISL, UIL, SNALS CONFSAL e Gilda degli insegnanti) hanno accusato il ministro di non aver attuato politiche idonee in relazione ai docenti precari, proclamando uno sciopero su scala nazionale per il 17 marzo.
Opere
La vita insegna. Dalla Sicilia al Ministero, il viaggio di una donna che alla scuola deve tutto, Baldini Castoldi, 2021, ISBN 9788893884495
Controversie
A maggio 2019 il settimanale L’Espresso, a firma di Luca Telese, pubblica una serie di articoli in cui mette in evidenza la sua partecipazione al concorso da dirigente scolastico, bandito il 24 novembre 2017 e svoltosi tra il 2018 e il 2019 (classificandosi al 2542º posto su un totale di 2900 posti disponibili in un concorso a cui avevano partecipato 35000 docenti) pur essendo investita della carica di membro della Commissione parlamentare istruzione della Camera. Alle critiche su un paventato conflitto di interessi, sollevate anche da membri del Movimento 5 Stelle, Azzolina ha risposto affermando che si trattava di un concorso al quale si stava preparando dal 2017, senza però entrare nel merito del perché non avesse rinunciato all’incarico in Commissione.
Il 27 dicembre 2019, il presidente della Commissione per l’accesso al ruolo di dirigente scolastico Massimo Arcangeli, che giudicò la prova orale della deputata, mette in dubbio la capacità della stessa nel poter svolgere l’incarico di ministro dell’Istruzione, sulla base dei risultati ottenuti nelle prove. Infatti, come pubblicato dal Miur, la Azzolina ha avuto zero su sei punti in informatica, e cinque su dodici punti in inglese. La Commissione presieduta dallo stesso Arcangeli complessivamente ha attribuito punti 80,5/100 alla prova scritta e punti 75/100 alla prova orale.
Sempre Massimo Arcangeli, sul quotidiano la Repubblica dell’11 gennaio 2020, sostiene che alcuni paragrafi della tesi da lei a suo tempo presentata per l’abilitazione all’insegnamento sarebbero stati copiati da testi specialistici. Dopo la pubblicazione della notizia, i partiti d’opposizione, tra cui la Lega, ne hanno chiesto le dimissioni dalla carica governativa. Lucia Azzolina ha replicato alle accuse rilevando che non si tratta né di una tesi di laurea né di un plagio, essendo lo scritto una semplice relazione di fine tirocinio.