“La prevenzione dell’esofagite peptica”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 49° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Vista l’ampia prevalenza e diffusione di tale patologia, che, ricordo, colpisce dal 2 al 10 % della popolazione occidentale, la sua prevenzione è di fondamentale importanza per evitare la progressione della MRGE (Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo) verso le sue forme più gravi che possono portare, al suo polo più estremo, all’adenocarcinoma gastro-esofageo.
Vista la ormai quasi comprovata componente genetica in una buona fascia di soggetti, l’insorgenza dei sintomi nei componenti della stessa famiglia, può condurre ad una diagnosi precoce e quindi alla prevenzione delle forme più gravi.
Altri soggetti in cui si può prevenire l’esofagite peptica sono coloro che hanno un aumento della pressione all’interno dell’addome, così come succede nella gravidanza, nell’obesità e nelle stipsi severe. Ovviamente dopo il parto l’esofagite peptica insorta in gravidanza si risolverà nel 90 % dei casi, persisterà in quel 10 % di donne in cui la pressione addominale è aumentata a tal punto da comportare un cedimento dei pilastri diaframmatici costituenti, insieme allo sfintere esofageo inferiore, la valvola del cardias. Negli ultimi mesi di gravidanza potrà essere utile dormire su un letto inclinato verso il basso dove la testa sia più alta di 20-30 cm rispetto ai piedi; a tale proposito il doppio cuscino può servire solo per alcune donne; altre, durante la notte, perdono la posizione sollevata perché fastidiosa per il collo e finiscono per scivolare giù dai due cuscini e dormire addirittura senza cuscino. Più utile può essere mettere i due cuscini sotto il materasso, avendo cura di eliminare l’angolazione che si forma con un altro cuscino. Un altro consiglio per evitare l’esofagite da reflusso è fornirsi di una rete inclinabile, oppure porre sotto i piedi della testa del letto un rialzo di 20-30 cm.
Nell’obesità, così come nella stipsi ostinata e grave, la esofagite si potrà prevenire, oltre che col sollevamento della testiera del letto, come nella gravidanza, ovviamente, col calo del peso corporeo e con la risoluzione della stipsi.
Per prevenire l’esofagite da reflusso, in particolare nei soggetti a rischio, potrà essere utile evitare altre condizioni che comportano l’aumento della pressione addominale come l’uso di cinture o di panciere molto strette. Così come è utile evitare quelle posizioni, che, per forza di gravità, porterebbe il contenuto gastrico a riversarsi in esofago, come l’atto di piegarsi in avanti sul busto durante alcuni lavori (giardinieri, piastrellisti, pulizia di pavimenti).
Ricordo che anche l’immissione di cibo nello stomaco comporta un aumento della pressione addominale, per cui per prevenire il reflusso può essere utile frazionare le introduzioni del cibo (5 pasti piccoli e frequenti al giorno). In particolare bisogna fare attenzione alla sera; a cena, in particolare, bisogna mangiare poco e andare a dormire non prima di 3 ore dai pasti, perché lo stomacoi impiega circa 3 ore, in media, per lo svuotamento in duodeno. Questo dipende dal tipo di cibo che, in condizioni di normalità, varia dalle 9 ore, ad esempio, di uno stinco di maiale, o fagioli con le cotiche, alle 2 ore di una minestrina in brodo vegetale. Bisogna ricordare che i cibi grassi determinano un rilassamento del cardias. Inoltre, la posizione supina che si assume quando si va a letto favorisce, per forza di gravità, la risalita del contenuto gastrico verso l’esofago. A tutto ciò si aggiunge una diminuita “clearance esofagea” da parte della peristalsi e una diminuita secrezione di saliva.
Voglio fare due esempi estremi: a)Tizio, obeso, che ha mangiato per primo pasta e fagioli con le cotiche, per secondo uno stinco di maiale con contorno di patate al forno, quindi dolce, frutta, ha bevuto mezzo litro di vino rosso, e ha terminato con un grappino e, dopo una o due ore va a dormire, b) Caio, normoconformato, che ha mangiato una pastina in brodo vegetale, quindiun formaggio tenero o un petto di pollo, un frutto e un bicchiere di vino, che va a dormire dopo tre ore.
Tizio è ad alto rischio di esofagite per i seguenti motivi: a) l’obesità e la quantità del cibo che comportano un aumento della pressione addominale, b)la qualità del cibo grasso che avrà bisogno di almeno 6-9 ore per la prima digestione nello stomaco, c)va a dormire dopo 1-2 ore, col cibo che permarrà nello stomaco almeno sino al mattino successivo, per giunta grasso (che diminuisce il tono del cardias), con reflusso e rigurgito di cibo inevitabili al passaggio dalla posizione eretta a quella supina.
Caio non sarà a rischio di esofagite perché: a) essendo normoconformato avrà una pressione intraddominale regolare, b) la modesta quantità di cibo e la qualità comporteranno una permanenza dello stesso nello stomaco non superiore alle 2-3 ore, c) va a dormire dopo 3 ore quando lo stomaco è già vuoto e quindi non a rischio di reflusso.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it