Guerra in Ucraina, Bardi garantisce accoglienza e protezione ai civili in fuga dalla guerra, intervento Vincenzo Giuliano (Garante infanzia e adolescenza Regione Basilicata
In queste ore drammatiche, non si può restare indifferenti di fronte a quanto succede in Ucraina. Si moltiplicano gli appelli alla pace e la gara alla solidarietà: dal Presidente della regione Basilicata, Bardi, che ha dichiarato che ” la Regione è pronta ad assicurare accoglienza e protezione ai civili in fuga dalla guerra”, al sindaco di Viggianello, ed altri sindaci, disponibili ad offrire ai rifugiati gli spazi di proprietà del proprio comune.
Purtroppo senza una piccola modifica ai sistemi dei permessi la sensibilità, la generosità non troverebbe cittadinanza perché con le attuali regole e le lungaggini burocratiche, dopo tre mesi queste persone dovranno ritornare a casa. Ma in quale casa? Neanche gli stessi familiari che lavorano in Italia possono offrire la loro ospitalità ai propri congiunti proprio per questi motivi. Ecco perché l’appello alla modifica di questi regolamenti per queste persone diventa indispensabile. Bisognerebbe dare immediatezza allo status di rifugiati politici per gli ucraini, vista l’impellenza della situazione. In questo modo potremmo dare un sollievo anche alla grande solidarietà di quei paesi confinanti come la Romania, la Slovenia e soprattutto la Polonia che stanno accogliendo tutti quelli che riescono a fuggire dalla guerra.
Non si possono far venire in Italia minori, donne e anziani per doverli rimandare via dopo pochi mesi.
Dovremmo coinvolgere direttamente le famiglie disponibili a dare ospitalità, per il tempo necessario, soprattutto ai minori i cui genitori per diversi motivi non possono seguirli e a tutti quei bambini evacuati dagli orfanotrofi, che sono migliaia in Ucraina.
Così come successe al tempo di Cernobyl, anche oggi, noi Lucani, dobbiamo mostrare la stessa se non maggiore solidarietà.
La Regione dovrebbe contribuire a trovare, e per la mia parte con la Garante Nazionale, ogni utile percorso per agevolare questi arrivi, per il resto sarà cura delle famiglie, delle associazioni, dei Comuni e del garante.