L’Azienda Sanitaria di Matera ha individuato i due ospedali di comunità e le sei case di comunità (3 hub e 3 spoke) con le quale si attuerà una parte significativa della Missione 6 del PNRR. Irsina è stata individuata sede di Casa di Comunità’ Hub. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Irsina, Nicola Morea.
La casa di comunità è un nuovo importante modello di sanità territoriale, vicina al cittadino e presente capillarmente sul territorio. La casa di comunità è il luogo fisico di prossimità e di facile individuazione dove la comunità può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. La CdC promuove un modello organizzativo di approccio integrato e multidisciplinare attraverso équipe territoriali. Costituisce la sede privilegiata per la progettazione e l’erogazione di interventi sanitari e di integrazione sociale. L’attività della Casa di Comunità deve essere organizzata in modo tale da permettere un’azione d’équipe tra Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti Ambulatoriali, Infermieri di Famiglia o Comunità, altri professionisti della salute disponibili nell’ambito delle aziende sanitarie, quali ad esempio Psicologi, Ostetrici, Professionisti dell’area della Prevenzione, della Riabilitazione e Tecnica, e Assistenti Sociali anche al fine di consentire il coordinamento con i servizi sociali degli enti locali del bacino di riferimento.
I medici e gli altri professionisti sanitari provvedono a garantire l’assistenza primaria attraverso un approccio di medicina d’iniziativa e la presa in carico della comunità di riferimento, con i servizi h 12 e integrandosi con il servizio di continuità assistenziale h 24.
La CdC hub garantisce l’erogazione dei seguenti servizi, anche mediante modalità di telemedicina: - Équipe multiprofessionali (MMG, PLS, Continuità Assistenziale, Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e dipendenti, Infermieri e altre figure sanitarie e sociosanitarie); - Presenza medica h24 – 7 giorni su 7 anche attraverso l’integrazione della Continuità Assistenziale; - Presenza infermieristica h12 – 7 giorni su 7; - Punto Unico di Accesso (PUA) sanitario e sociale; - Punto prelievi; - Programmi di screening; - Servizi diagnostici finalizzati al monitoraggio della cronicità (ecografo, elettrocardiografo, retinografo, oct, spirometro, ecc.) anche attraverso strumenti di telemedicina (es. telerefertazione); - Servizi ambulatoriali specialistici per le patologie ad elevata prevalenza (cardiologo, pneumologo, diabetologo, ecc.); - Servizi infermieristici, sia in termini di prevenzione collettiva e promozione della salute pubblica, inclusa l’attività dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), sia di continuità di assistenza sanitaria, per la gestione integrata delle patologie croniche; - Sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale; - Servizio di assistenza domiciliare di base; - Partecipazione della Comunità e valorizzazione della co-produzione, attraverso le associazioni di cittadini e volontariato. - Relazione tra la CdC hub con il funzionamento delle strutture per le cure intermedie (es. assistenza medica nelle strutture residenziali territoriali come l’ospedale di comunità).
Con le case di comunità (Irsina, Montescaglioso e Montalbano quali hub e Ferrandina, Garaguso e Tursi “spoke”), gli ospedali di comunità (Tinchi e Stigliano), i Distretti Sanitari (Tricarico, anche come Polo Riabilitativo), i Distretti locali, le Centrali operative viene disegnata la mappa della sanità territoriale dei prossimi 20-30 anni.
Un grande ringraziamento a tutta la struttura dell’Azienda Sanitaria, ad iniziare dal Direttore Generale Dott.ssa Pulvirenti, per aver saputo adottare un metodo che consente di coprire l’intero territorio provinciale e dare risposte anche alle aree interne della Provincia .
Noi siamo estremamente felici per un risultato che proietta Irsina e l’intero comprensorio verso i prossimi decenni e verso una sanità più vicina ai cittadini.