Si è tenuto ieri un tavolo tecnico per discutere del procedimento di caratterizzazione e bonifica dell’area interessata dalle perdite di petrolio verificatesi nel Cova di Viggiano nel 2017. Hanno partecipato, oltre ai tecnici degli Uffici della Direzione Generale dell’Ambiente della Regione Basilicata, l’Ispra, l’Arpab, il Comune di Viggiano e di Grumento Nova e i rappresentanti dell’Eni –Distretto Meridionale. Ha coordinato il tavolo Canio Sileo dirigente regionale dell’Ufficio Economia Circolare, Rifiuti e Bonifiche.
Il tavolo tecnico scaturisce dall’esito negativo del procedimento di approvazione di Analisi di Rischio e ha come obiettivo la condivisione del percorso tecnico-amministrativo necessario per l’approvazione degli interventi ancora da realizzare.
I tecnici di Ispra e di Arpab hanno evidenziato i risultati positivi degli interventi di messa in sicurezza realizzati finora, che hanno consentito di recuperare una discreta quantità di petrolio derivante dalle perdite pregresse, come dimostra la relazione di Ispra, relativamente al periodo 2017-2021, per la valutazione dei risultati derivanti dal sistema del monitoraggio ambientale predisposto dall’Eni. E’ emerso un generale miglioramento della qualità delle acque sotterranee e la potenziale fragilità del sistema idrico che alimenta l’invaso del Pertusillo. L’importanza strategica della diga ha convinto le Istituzioni a svolgere ulteriori approfondimenti condivisi dalla società Eni. La discussione si è conclusa, dopo gli interventi dei tecnici di Arpab, del sindaco di Grumento Nova e del rappresentante del Comune di Viggiano, approvando la realizzazione di alcune prove finalizzate a favorire l’ulteriore recupero di petrolio eventualmente ancora presente nei suoli interessati dallo sversamento. Il tavolo ha anche deciso di realizzare ulteriori indagini ambientali indispensabili per l’analisi di rischio e per la progettazione dei relativi interventi di bonifica.
I lavori del tavolo tecnico proseguiranno nelle prossime settimane per valutare la proposta operativa di Eni che ha condiviso l’approccio metodologico adottato dagli Enti in modo da concludere la bonifica in tempi brevi secondo un percorso condiviso.
Mar 02