“Le parole dell’Assessore alla Salute Attilio Martorano a Roma al convegno dell’Istituto Superiore di Sanità in tema di Programmazione sanitaria e innovazione, secondo le quali “la Regione sta attuando un profondo processo di riforma del sistema con il preciso intento di migliorare la qualità dell’assistenza e utilizzare in modo più corretto le risorse pubbliche” cozzano con la gravissima situazione che vivono, ormai da troppo tempo, i cittadini lucani costretti al trattamento di dialisi. C’è sicuramente una sottovalutazione del problema con il rischio che dializzati, in mancanza di soldi per raggiungere i Centri e di elemosinare aiuti da familiari ed amici, rinuncino al trattamento di dialisi”. A sostenerlo è il presidente del Gruppo IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto sottolineando che “nonostante le continue e accorate sollecitazioni che continuano a giungerci dagli emodializzati, la Regione Basilicata che, con L.R. 30/81 e successive modificazioni, pur in assenza di norme specifiche, aveva riconosciuto un aiuto economico per i costi di trasporto legati al trattamento dialitico, non è più in grado di garantire lo stesso contributo. E sia chiaro – precisa – si tratta di un contributo largamente insufficiente per i pazienti che hanno bisogno del
trasporto in ambulanza e per le persone che non sono in grado di raggiungere autonomamente il Centro Dialisi, ad esempio i pazienti costretti all’uso di una carrozzella, che si rivolgono, in alcuni casi, a noleggiatori privati pagando tariffe non certo popolari tre volte la settimana. Credo che sulla salute e sulla vita delle persone – afferma Benedetto – non ci possano essere né Patti di Stabilità né altre limitazioni-contenimenti di spesa che tengano. Specie nel settore della sanità che registra continui casi di sprechi, l’atteggiamento di chi nega un aiuto economico a dializzati e famiglie assume la stessa responsabilità morale di chi oggi nel nostro Paese ha causato e continua a provocare la tremenda catena di suicidi tra imprenditori, lavoratori disoccupati e pensionati”.
Benedetto evidenzia che “come è stato evidenziato a marzo in occasione della Giornata nazionale promossa dall’Aned, in Basilicata i dializzati sono circa 460, in trattamento presso 11 Centri dialisi di cui uno privato, oltre 180 i trapiantati, i nuovi ingressi sono in linea con la media nazionale, mentre centinaia sono le persone affette da malattie renali; presso l’ospedale di Matera sono in trattamento dialitico un centinaio di pazienti. Anche nella nostra Regione i problemi sono tanti: la carenza di personale medico e infermieristico sta diventando sempre più grave e mette l’assistenza sotto i livelli minimi di garanzia e sicurezza. A Matera la dotazione di personale medico e infermieristico è assolutamente insufficiente: solo grazie alla dedizione e all’abnegazione di tutto il personale, costretto a turni insostenibili, è possibile garantire l’attività dialitica, l’ambulatorio, la degenza, organizzare la quotidianità perché i pazienti sono sempre più anziani e tante difficoltà sorgono per garantire un posto ai nuovi malati. Alcuni Centri Dialisi hanno bisogno di essere ampliati e ristrutturati, mentre è necessario dotare il Centro dell’ospedale di Tinchi di ambienti più spaziosi e confortevoli oltre che di tutti i requisiti tecnici e organizzativi. Ci sono pertanto motivi sufficienti – conclude Benedetto – per chiedere all’Assessore Martorano meno relazioni retoriche e dichiarazioni entusiastiche e più fatti concreti per la reale tutela della salute dei cittadini a partire dalle categorie che ne hanno più bisogno quelle dei malati cronici e quelle economicamente disagiate colpite duramente dai ticket sanitari di cui siamo sempre in attesa della rimodulazione”.