Usb Basilicata: “Servizio di trasporto pubblico urbano di Potenza sempre più nel baratro”. Di seguito la nota integrale.
Usb Basilicata, con la presente, denuncia quanto accade e continua ed accadere, all’interno della Sede di Potenza della società Trotta Bus Services S.p.A. . Si comunica il costante perpetrare, a danni dei Lavoratori, di comportamenti illeciti ed antisindacali da parte di alcuni “preposti” che, verosimilmente e paventando (a detta loro) l’autorizzazione della Direzione d’Esercizio (fosse vero sarebbe un fatto di una gravità enorme), sono arrivati al punto di chiedere a parte del Personale, di spiare e seguire altri loro colleghi per segnalare ogni comportamento, parola e/o gesto, arrivando per giunta, a registrare conversazioni , scattare fotografie e filmare con i propri SmartPhones, i lavoratori “presi di mira” (mettiamola così). Fortunatamente, tra le Maestranze “ingaggiate” per tali REATI PENALI perseguibili e puniti per Legge, vi è chi ha preso le distanze e chi, addirittura, testimonierà il tutto dinnanzi le Autorità Competenti.
Gli stessi, sono stati addirittura visti a togliere dalle apposite bacheche aziendali riservate alle OO.SS., quanto prodotto dalle Stesse, comportamento per il quale, secondo quanto previsto dall’art. 28 della Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori), è previsto la pena dell’arresto fino a mesi 3 di reclusione.
Come già annunciato dal Nostro Comunicato Stampa dello scorso mese di Dicembre 2021, tutto quanto dichiarato sinora, sarà oggetto di denuncia presso gli Uffici Competenti prima e presso la Procura della Repubblica poi.
La scrivente O.S., poi, per l’ennesima volta, è costretta a segnalare il continuo ed inconcepibile ritardo nelle retribuzioni alle Maestranze.
Ormai, questo “vizio” nei ritardi nelle retribuzioni, ha abbondantemente superato persino le fasi di malumore e sconcerto tra Lavoratrici e Lavoratori, lasciando spazio, solo ed esclusivamente, a sentimenti di rabbia e stanchezza per questa gestione del TPL della Città di Potenza (è dello scorso giorno 03, ad esempio, la pubblicazione di un articolo su organi di Stampa da parte delle Stesse / degli Stessi).
Il continuo “walzer” relativo allo scarico di responsabilità tra società gestrice del Trasporto Pubblico Urbano e la Stazione Appaltante (Comune di Potenza), per di più, continua, ingiustamente, a far pagare dazio a Maestranze, Utenza e Cittadinanza, registrando, tra le altre cose, un malcontento generale ed una disaffezione totale al Servizio da parte di chi, “storicamente” e stoicamente verrebbe da dire, ha sempre usufruito e continua ad usufruire del Servizio di Trasporto Pubblico Urbano. Tutto ciò, lo sottolineiamo, non è mai accaduto da quando nella Città di Potenza, è presente il Servizio di Trasporto Pubblico Urbano.
La questione del Trasporto Pubblico Urbano, lo ricordiamo, è stata “caposaldo” della campagna elettorale del Sig. Sindaco che sin da subito, inevitabilmente ed a prescindere dal “colore politico”, ha riscosso un buon successo tra Addetti/e ed Utenza. Purtroppo, come citava una nota canzone della grande Mina, sono state solo “parole, parole, parole…”, non avendo, le parole su citate, avuto alcun seguito a quanto più volte dichiarato e promesso vista la situazione ormai in una fase totalmente negativa e sembrerebbe irreparabile. Abbiamo appreso poi, che quest’ultima Determina Dirigenziale relativa ai pagamenti con la quale la Stazione Appaltante salda alla ditta le varie spese (emessa con notevole ritardo, per onor di cronaca dalla Stazione Appaltante stessa), potrebbe essere l’ultima poiché, Norme e Regolamenti specifiche/ci, non permetterebbero più nessun rapporto economico tra le due parti suddette. L’uso del condizionale, è ovviamente d’obbligo considerata la totale confusione che vige.
Ci è stato comunicato, in aggiunta, da parte delle Maestranze, la non consegna dei DPI previsti per lo Stato di Emergenza Sanitaria in corso (mascherine per la precisione). Alla lecita richiesta dei Dispositivi di Protezione Individuale su richiamati da parte dei Lavoratori e delle Lavoratrici che ne necessitano, è stato risposto che in azienda, non sono più presenti tali dispositivi. Si rammenta, a tal proposito, che le Norme specifiche relative alla consegna e distribuzione dei DPI, sono a carico del Datore di Lavoro (art. 77 del D. Lgs. 81/08) . A maggior ragione , visto il perdurare della pandemia in atto ed dello Stato di Emergenza su richiamato, i dispositivi di protezione delle vie aeree (Modelli FFP2 e/o FFP3), non possono e non devono essere scelti in autonomia dal Lavoratore , ma spetta, per l’appunto, alla parte datoriale fornirle come previsto dall’Analisi e Valutazione dei Rischi e Piano di Miglioramento (artt. 28 , 29, 30 del D. Lgs 81/08).
Segnaliamo, in aggiunta, facendo sempre riferimento alla tutela e salvaguardia della Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.) , relativamente alla salubrità degli ambienti di lavoro, la totale pericolosità e nocività dei locali preposti all’officina meccanica ed al ricovero dei mezzi guasti. In violazione alle norme specifiche e senza colpa alcuna dei Lavoratori adoperati a tale compito, si è arrivati a mettere su, una vera e propria carrozzeria meccanica – del tutto abusiva – all’interno dei locali su menzionati ove, oltre ad effettuare interventi minori, vengono addirittura carteggiati e verniciati in toto i mezzi in ambienti chiusi e privi del giusto sistema di aerazione ed aspirazione forzata previsti per Legge, nuocendo gravemente, sulla salute dei Lavoratori stessi e sull’ambiente circostante poiché i fumi e le polveri prodotti/e da tali lavorazioni, non venendo aspirati/e dagli appositi sistemi di aerazione ed aspirazione previste dalle Normative Nazionali ed Europee, vengono immessi/e nell’aria esterna e nell’ambiente circostante.
Con la diffusione, poi, della pandemia dovuta al Virus Sars_Cov 2, rimarchiamo come la stessa società, ha gestito e gestisce il tutto in modo molto approssimativo, la sanificazione e pulizia dei Bus Urbani e degli Impianti Fissi (Scale Mobili ed Ascensori), così come stabilito dalle molteplici Disposizioni di Legge e Circolari Ministeriali, nelle quali è chiaramente previsto che tali compiti, debbano essere affidati a Ditte Esterne Specializzate ed Autorizzate dal Ministero della Salute e non addossarli ai propri incolpevoli Dipendenti sprovvisti di qualsivoglia autorizzazione e preparazione (ci sono, addirittura, unità portatrici di handicap ed invalide a svolgere tali mansioni) questi delicatissimi , pericolosissimi e importantissimi compiti che mettono a repentaglio la Salute e la Sicurezza delle Maestranze stesse e dell’Utenza per la diffusione del Virus. Ne consegue quindi, come sia chiamato in causa penalmente, anche il “Covid Manager”, ossia il responsabile individuato dalla società per la gestione delle su richiamate disposizioni per la Sede della Città di Potenza.
Infine, come denunciato dal Nostro Comunicato Stampa dello scorso 25 febbraio, Lavoratrici e Lavoratori addetti alle pulizie quotidiane degli Impianti Meccanizzati, devono fare i conti con la pessima situazione che si ritrovano nei pochi servizi igienici in funzione ove, vengono trovate vergognose oscenità e sporcizie.