“Siamo ancora in tempo per proteggere questo territorio”: lo ha detto il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Potenza, dopo aver inaugurato la sede della Direzione investigativo antimafia.
Il Ministro è intervenuto dopo il prefetto, Michele Campanaro, e il direttore della Dia, Maurizio Vallone. Il direttore Dia Vallone ha dichiarato che la Basilicata “non ancora profondamente infiltrata dalle mafie”, mentre il prefetto Campanaro ha sottolineato la necessità di contrastare il fenomeno criminale ancora considerando i flussi finanziari in arrivo con il Pnrr.
Il Ministro dell’Interno ha ricordato che “la Dia è nata dall’intuizione di Giovanni Falcone, secondo il quale serviva seguire il flusso del denaro per battere la mafia. Con la Dia a Potenza vogliamo rendere la Basilicata ancora più sicura”.
Istituzione sezione Dia in Basilicata, consigliere regionale Coviello (Fratelli d’Italia): “Fondamentale presidio di legalità, doveroso ringraziamento al procuratore Curcio”
«Con la Dia in Basilicata la terra lucana potrà dotarsi di un fondamentale presidio di legalità e di sicurezza a tutela della collettività e del sano tessuto imprenditoriale», lo afferma il capogruppo in Consiglio regionale di FdI, Tommaso Coviello. «Questo delicato momento storico – prosegue Coviello – richiede grande attenzione ed un costante monitoraggio. Con il Pnrr e il relativo flusso di denaro e i numerosi cantieri in procinto di essere avviati, le organizzazioni criminali, come dichiarato a più riprese dal procuratore Gratteri: “stanno ragionando su come appropriarsi di parte dei fondi e come potersi sedere al tavolo apparecchiato”. Pertanto in questo scenario la Basilicata, storicamente afflitta dalle contaminazioni dei territori vicini e come emerso dalle più recenti inchieste da clan autoctoni, violenti e bene organizzati in determinate zone di entrambe le province, potrà contare da oggi su una struttura altamente formata sul reato associativo e in stretto contatto con le agenzie investigative europee per i fenomeni transnazionali». Per Coviello: «Certamente l’esigenza di istituire una sezione della Dia a Potenza parte da lontano ma è doveroso un ringraziamento al procuratore Curcio per lo sforzo profuso e per aver fatto proprio il bisogno di maggior legalità, colmando sino ad oggi, con un intenso e attento lavoro, una carenza di uomini, mezzi e strumenti per complesse indagini e operazioni. Oggi – conclude l’esponente di FdI – per la Basilicata è un giorno storico, arricchito da un lieto “compleanno”: la Dia festeggia quest’anno trent’anni di attività sul territorio nazionale, trent’anni di storia e di passione delle donne e degli uomini della Dia nell’azione di lotta alle mafie».
Istituzione sezione Dia in Basilicata, Cavallo (Cisl): “Bene l’istituzione della sezione lucana, ora investiamo sulla cultura della legalità”
“L’istituzione della nuova sezione della Dia in Basilicata dota il territorio di un ulteriore strumento per il contrasto della criminalità e delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale delle regione. Il salto di qualità che si è registrato negli ultimi anni negli affari criminali e la sempre più pervasiva presenza delle organizzazioni malavitose nella vita economica della Basilicata necessitava di un gesto forte da parte delle istituzioni, così come auspicato dalle forze sociali e dalla stessa Cisl. La sezione lucana della Dia e l’attivazione del numero unico di emergenza 112 contribuiranno a rendere l’azione di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie sempre più incisiva. Accanto al potenziamento degli strumenti penali occorre fare un investimento anche nella promozione di una vera cultura della legalità, a partire dalle scuole che rappresentano il primo avamposto di cittadinanza sul territorio”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo.
Istituzione sezione Dia in Basilicata, Gianni Leggieri, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: “L’apertura della sezione operativa della Dia in Basilicata è un segnale confortante per la lotta alla criminalità organizzata”
L’inaugurazione della sezione operativa per la Basilicata della Direzione investigativa antimafia (Dia), alla presenza della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, è un segnale importante rispetto alla presenza di strutture ad hoc chiamate a contrastare i fenomeni mafiosi, che hanno trovato terreno fertile nella nostra regione come dimostrano diverse inchieste dell’autorità giudiziaria. Da sempre il MoVimento Cinque Stelle ha chiesto l’apertura della sezione lucana della Dia: lo dimostra, tra l’altro, una nostra mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale nel maggio del 2021. Non si abbassi, dunque, mai la guardia per contrastare la criminalità organizzata.
Il direttore della Dia, Maurizio Vallone, intervenuto a Potenza per inaugurare gli uffici di via Vaccaro, ha sottolineato che la Basilicata non è ancora profondamente infiltrata dalle mafie e si può evitare la presenza endemica della criminalità organizzata. Di qui l’importanza della collaborazione con le Prefetture e le Procure della Repubblica. Un impegno molto confortante, che si innesta direttamente al tema della giustizia e dei presidi di legalità.
In questo contesto spero che la questione del Tribunale di Melfi, chiuso nel 2013, dopo alcuni scriteriati interventi che hanno rivisto la geografia giudiziaria della nostra regione, continui a rappresentare una priorità. Quasi dieci anni fa le popolazioni dell’area Nord della Basilicata sono state private del Tribunale e della Procura della Repubblica. Parliamo del territorio più popoloso della regione, a due passi dalla Capitanata, dove la recrudescenza della cosiddetta “Quarta mafia”, è sotto gli occhi di tutti e monitorata costantemente proprio dalla Dia. Il tema della riapertura degli uffici giudiziari di Melfi rimane quindi sempre attuale.