Consigliere regionale Roberto Cifarelli (PD): “La parità di genere è una questione ancora aperta”. Di seguito la nota integrale.
Celebriamo l’8 marzo e volentieri porgiamo i nostri auguri a tutte le donne.
Allo stesso tempo però, ci assale il dubbio di scadere nella tradizionale retorica delle feste comandate dal calendario e non dalla consapevolezza. E’ quanto afferma il Capogruppo regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli.
Infatti, un altro anno è volato via e, in Basilicata, anche sul tema della parità di genere non si registra nessun passo avanti da parte dei decisori politici regionali. Mi aspetto, in questa occasione, come al solito messaggi e riflessioni pieni di retorica e banalità.
Il giudizio è severo in quanto, – aggiunge Cifarelli – anche in questo ambito, alle parole avrebbero dovuto seguire i fatti e finora né il Presidente Bardi, né la sua sgangherata maggioranza hanno fatto alcunchè. Nonostante le tante misure programmatorie che il Governo nazionale e l’Unione Europea hanno messo a disposizione. Prima fra tutte il PNRR.
Eppure basterebbe frequentare le apposite Commissioni consiliari per accorgersi che non tutti sono assenti sul tema.
A riguardo un anno fa abbiamo presentato una proposta di legge proprio sulle misure di sostegno rivolte alla promozione della parità di genere in Basilicata.
L’iniziativa legislativa – continua il Capogruppo PD – prendeva spunto dalle analisi e dalle proposte di diverse associazioni ed organismi particolarmente sensibili alle tematiche relative ai diritti, ma soprattutto dalla constatazione quotidiana di come in Italia, ed in particolare in Basilicata, la parità di genere è una questione ancora aperta. Ce lo dicono i dati e soprattutto il vissuto di ognuno di noi.
Vorremmo dotare la Basilicata di uno strumento legislativo che in maniera organica ed integrata si occupasse della questione di genere con una serie di interventi mirati al riconoscimento come bene primario della uguaglianza di genere e delle pari opportunità, nonché sostenere la capacità delle donne nell’esercitare un ruolo decisionale nei processi di sviluppo territoriali.
Alcuni hanno fatto finta di niente. Altri no.
Infatti, nonostante l’oblio culturale di cui siamo vittime inconsapevoli, – conclude Roberto Cifarelli – bene fanno tante donne, le organizzazioni politiche e culturali declinate al femminile, a partire dalle Donne Democratiche, nonché la stessa Commissione Regionale per le Pari Opportunità a non arrendersi e continuare a credere fortemente in una Basilicata più aperta e più moderna con l’affermazione di una parità di genere compiuta e non solo declamata.
Al loro impegno va il nostro ringraziamento.