Infrastrutture idriche, Consiglieri regionali Braia e Polese (Italia Viva): “Non finanziati 55 milioni del React-EU. Intanto il Governo Regionale litiga sulle poltrone e le altre regioni incassano oltre 300 milioni di euro”. Di seguito la nota integrale.
“Bardi apra immediatamente un confronto con il Governo Draghi e con il Ministro Giovannini per ottenere le risorse fondamentali per la gestione ottimale della risorsa idrica. Non bastano i 68 milioni assegnati sul Pnrr alla Basilicata, servono anche i 55 milioni del React-Eu. La crisi del centrodestra e la mancanza di un presidio autorevole di chi ci governa a Roma fanno perdere alla Basilicata occasioni uniche. Bisogna aprire un fronte serio con il Ministro e aprire una battaglia per provare ad ottenere anche questi importanti finanziamenti che completano la progettualità della gestione degli schemi idrici regionali. Attendevamo, infatti, di conoscere la graduatoria dei progetti finanziari a valere sulle risorse del React-EU sui quali sono attestati anche i progetti di monitoraggio delle condotte idriche di Acquedotto Lucano, per ricercare perdite e la lotta agli sprechi, per oltre 55 milioni di euro.
Purtroppo, alla Campania andranno 89 milioni di euro, alla Sicilia 121, 100 alla Puglia, alla Basilicata ne vanno zero. Mentre Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia inviano comunicati con minacce e diktat per il Governatore, apprendiamo dalla pubblicazione dell’elenco delle opere ammesse a valere sui finanziamenti “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti” che il progetto proposto da EGRIB BASILICATA per Acquedotto lucano spa, per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile, mediante interventi di distrettualizzazione, digitalizzazione e monitoraggio, è ammissibile a finanziamento, ma non finanziabile per la saturazione delle risorse finanziarie disponibili.”
Lo dichiarano i consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese, Italia Viva.
“Una cattiva notizia da una parte – proseguono i due Consiglieri Regionali IV – che richiede l’intervento del governo regionale verso il governo nazionale e una positiva dall’altra che però non può certo bastare, dal momento che i 55 milioni del React-Eu servono a completare una visione complessiva della gestione della risorsa acqua efficiente e sostenibile. Sempre sulle infrastrutture idriche, oltre 68 milioni di euro sono comunque stati assegnati alla Basilicata “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico” dell’Investimento 4.1, Missione 2, Componente C4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Infatti, come ci aveva anticipato nelle nostre interlocuzioni il Vice Ministro Teresa Bellanova, su questo versante, sono stati assegnati 68.747.000 euro alla Regione Basilicata per quattro infrastrutture idriche e per l’approvvigionamento della risorsa acqua. Adesso si rispettino i tempi del cronoprogramma da parte degli enti gestori per il completamento delle opere entro il 31 marzo 2026, pena la revoca del finanziamento. Chiediamo al Governo Regionale di chiudere con questa dannosissima crisi e rendere noto la road map da seguire per vedere queste risorse trasformate in appalti e opere.
Con il PNRR saranno finanziati i lavori di riefficientamento della Galleria Acerenza Genzano per € 11.500.000,00, il Ripristino Diga Abate Alonia per € 43.247.000,00 e per la sezione “Acquedotti” l’interconnessione dello Schema idrico del Melandro con quello del Marmo per € 10.000.000,00, mentre tra le risorse già programmate sui finanziamenti FSC 14-20, sarà finanziata la Diga Acerenza e la strumentazione controllo ripristino collegamento idrico Diga Genzano per € 4.000.000,00.
Per completare la progettualità è necessario lavorare – concludono Braia e Polese – ad ogni livello istituzionale per ottenere anche lo scorrimento dei 55 milioni del React-EU. I ritardi accumulati in questi mesi, con la crisi politica regionale ancora irrisolta, peseranno come macigni nell’attuazione dei programmi di investimento, più che in altre regioni d’Italia dove sono già partiti grazie a governi stabili e ad amministrazioni efficienti. A tutto vantaggio del sistema delle imprese che attende opportunità e lavoro. Chiediamo alle forze datoriali e sindacali di alzare la voce e rivendicare con forza la “rimozione” di una situazione critica e paradossale che rischia di far soccombere la Basilicata per sempre.”