“PrimaVere” è il titolo evocativo e fortemente simbolico della proposta culturale che la Caritas Diocesana di Potenza, con il patrocinio della Commissione Pari Opportunità della Basilicata, ha ufficialmente presentato alla stampa, questa mattina. Tre appuntamenti con la musica, la letteratura italiana e internazionale, che rimettono al centro la figura della donna, invertendo il paradigma della narrazione di genere e che ha l’ambizione di sovvertire la vocazione delle periferie, urbane e umane. Una occasione preziosa per tessere relazioni generative e trasversali, provocare riflessioni in un tempo di cammino verso la luce e promuovere concretamente l’educazione al “Bello”. È quanto ha sostenuto, accogliendo i convenuti, Marina Buoncristiano, responsabile della Promozione Caritas: “Questo manifesto è stato strutturato in tempi non sospetti e, oggi, ne vediamo doppiamente riconosciuto il valore, trovandoci al cospetto di donne che, in guerra, pagano sempre un pezzo troppo alto. PrimaVere ci ricollega al senso della bellezza del cambiamento e della ri-fioritura, ci riporta alla stagione della luce nuova, che arriva dopo l’inverno. È, altresì, un cartellone declinato tutto al femminile, ma vede coinvolti tanti uomini, a partire dal nostro amico Pepi Romaniello, in veste di artista e musicista, che ci donerà una serata e fino a Dino De Angelis, presenza preziosa per noi, che ha condiviso iniziative e impegno in favore di famiglie e di donne. Ospiteremo nuovamente, in questa casa, il poeta e paesologo, Franco Arminio, che presenterà il suo nuovo lavoro, “Studi sull’amore” (Einaudi)”. E ha concluso: “Abbiamo la precisa responsabilità di abbracciare il concetto della Pace, una parola che non può essere che declinata, in modo assoluto; piena di un suo contenuto e che dura tutta l’esistenza di ognuno di noi. Dipende dai comportamenti di ognuno di noi e non può essere solo invocata durante una guerra. La pace si costruisce educandoci ed educando alla pace. Questa è la nostra sfida”.
Così Margherita Perretti, presidente della CRPO: “Ci siamo interrogate sulla condizione delle donne in città e dal dialogo con Marina Buoncristiano è emersa forte l’esigenza di rivivere questo luogo, “La Casa di Leo” e di rendere vivo il ponte immaginario che, attraverso il fiume Basento, possa mettere in connessione le persone, in una forma armoniosa di equilibrio nel rapporto tra generi”. “Abbiamo scelto un titolo coraggioso e provocatorio, dentro questo cartellone – ha spiegato il musicista Pepi Romaniello- in cui ci sono vari elementi coesistenti, tra cui la provocazione sul linguaggio e sulle parole. Queste ultime, ci aiutano a definire le cose, e a interrogare se stesse e le persone. Anche il suonare assume una serie di significati: amiamo l’idea di fare musica in una casa; ma cultura e musica ci fanno spostare e riscoprire la fruizione dei luoghi. Risulterà come una esplorazione”. Dino De Angelis: “Se posso dire di avere una carriera, posso contestualmente affermare che sia iniziata qui. Parleremo di donne, non solo nell’ottica di una geografia locale ma anche mondiale, sfiorando il tema dei diritti e della libertà”. Si partirà venerdì 18 marzo alle ore 19.00 con il duo di musicisti, Pepi Romaniello e Vito Santamato, sul tema “Uomini che suonano le donne”. Tutte le manifestazioni si terranno a Potenza, presso il Centro di aggregazione e sostegno alla famiglia, “A Casa di Leo”, in Piazza dell’Amicizia, nel rione Bucaletto, adiacente la Scuola Primaria “G. Rodari”.
Mar 10