Un percorso immersivo tra colori, forme e profumi del paesaggio appulo-lucano. E’ il viaggio fotografico che propone Pietro Amendolara nella sala Pascoli del Museo di Palazzo Lanfranchi a Matera. La mostra fotografica “Fermo Lento In movimento. Visioni di paesaggio” del fotografo gravinese è stata inaugurata nel pomeriggio e resterà aperta fino all’11 maggio 2022.
L’iniziativa è stata promossa dal Museo Nazionale di Matera, nell’ambito delle manifestazioni previste per la Giornata nazionale del Paesaggio.
Al vernissage con l’autore ha partecipato Marcello Tropeano del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Pietro Amendolara al termine della presentazione della mostra fotografica ha svelato le due fotografie dei Sassi di Matera che l’autore ha deciso di donare al Museo Nazionale di Matera.
Pietro Amendolara, informatico e fotografo, bitontino di nascita, ma figlio adottivo di Gravina in Puglia, fotografa il fascino del paesaggio e degli elementi che lo compongono: la luce, la terra, l’acqua, il vento, la vegetazione, le rocce, le argille, ma anche i tratturi e i campi arati, i segni lasciati dall’uomo nel suo vivere ed abitare la Terra. Con le sue opere, Pietro invita il visitatore ad immergersi nella natura per percepire ciò che in una vita frenetica, sfugge ai sensi.
Le tre sezioni della mostra, che si compone di 15 fotografie di gran formato, introdotte sin dal titolo Fermo Lento In movimento, riecheggiano, parafrasandola, l’indicazione, nella notazione musicale, del tempo di esecuzione, l’andamento o movimento.
Sono i tempi della fotografia che segue e insegue i tempi della natura.
Il tempo si arresta e la fotografia fissa quel preciso momento, talora donando un’illusione, la pareidolia, che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili naturali o artificiali, dalla forma invece casuale; fluisce lento, impercettibile, come la vita che pulsa sotto la corteccia degli alberi o scorre tra le acque, nelle brume che ammantano i campi, nel volo degli uccelli che disegnano nuove geometrie; infine, si dilata per cogliere il moto della luna, satellite della Terra che da sempre ha affascinato l’uomo.
I paesaggi lucani e le dolci colline murgiane sono “ritratti” da Amendolara nel trascorrere delle ore del giorno e delle stagioni, con la lente della genuinità e dell’ingenuità – come lo stesso autore dichiara – di fronte al miracolo della Natura, restituendo visioni e sensazioni universali.
Scrive del suo progetto: “Mi piace pensare al paesaggio nell’accezione di Eugenio Turri che lo intende come ‘scenografia di un grande teatro’ di cui siamo allo stesso tempo attori e spettatori”.
Il visitatore troverà in mostra elementi naturali che offriranno la suggestione di immergersi totalmente in queste visioni di paesaggio.
La mostra si avvale della collaborazione dell’Arch. Giusi Adriana Amendolara per la cura del progetto espositivo e del dott. Tommaso Priore per il progetto grafico.
Il catalogo è disponibile in formato digitale inquadrando il QR Code presente in mostra, nonché sul sito www.pietroamendolara.it.
La mostra sarà visitabile durante gli orari di apertura del Museo di Palazzo Lanfranchi, dalle ore 9.00 alle ore 20.00.
La fotogallery dell’inaugurazione della mostra di Pietro Amendolara (foto www.SassiLive.it)