Presso la sala Consiliare del Comune di Brienza si è tenuta un’affollata riunione con oltre 100 Agricoltori dei Comuni di Brienza, Marsiconuovo, Sasso di C. e Satriano di Lucania.
All’incontro organizzato da Donato Distefano Direttore CIA Basilicata erano presenti i Sindaci Giancristiano per il Comune di Brienza, Sassano per Marsiconuovo, Nardo per Sasso di Castalda mentre per il Comune di Satriano di lucania era presente il Presidente del Consiglio Marcello Pascale anche in qualità di Vice Presidente ATC 2, quale componente l’esecutivo del Parco Appennino Lucano V.L., il Consigliere comunale di Brienza G. Viggiano, inoltre erano presenti il Presidente e al segretario dell’ATC 2 Maio e Musacchio.
Scopo dell’incontro analizzare lo stato di grave disagio vissuto dal settore agricolo e dagli Agricoltori negli areali agrari di tali Comuni, individuare opportune misure di contrasto riguardo la forte pressione della fauna selvatica presente che con il passare del tempo assume i contorni di una vera e propria emergenza, non solo per i danni alle colture agrarie e arboree sempre più ingenti ma anche e soprattutto per l’incolumità delle persone e dei beni a partire dai danni ai mezzi di circolazione per arrivare al bestiame sempre più esposto ad aggressioni.
Il confronto molto vivace e a tratti anche animato ha messo in luce una situazione oramai fuori controllo, estremamente grave in questi territori conseguenza della massiccia presenza di ungulati e specificatamente cinghiali, che è diventata insostenibile e preoccupante nelle tante contrade di questi Comuni a causa anche della loro collocazione che geo-territoriale a cavallo fra le aree di competenza dell’ATC n 2 del Potentino e quelli ricadenti nell’area nord del perimetro del Parco Appennino Meridionale Val d’agri Lagonegrese, regolate da legislazioni e criteri di gestione diversi e a volte contrastanti.
La situazione nelle aree rurali di questi Comuni è a dir poco drammatica, per le aziende agricole specie quelle zootecniche che registrano da anni la totale perdita delle produzioni di foraggio e vedono andare in fumo redditi e investimenti oltre che per i Cittadini che sono sempre esposti a pericoli anche sul versante igienico-sanitario.
Ulteriore punto trattato ha riguardano i risarcimenti posti in essere dalle vigenti norme, i quali risultano del tutto ininfluente e non utili per le aziende agricole, in quanto è stato ribadito dai tanti Agricoltori che gli stessi vogliono continuare a produrre secondo le buone pratiche agronomiche e non vogliono sussidi anzi si propongono di utilizzare gli oltre 4 Meuro annui che la Regione spende per gli indennizzi, per ridurre il numero di cinghiali ponendo in essere efficaci soluzione per contenere la pressione faunistica in particolare negli areali definiti cuscinetto proprio come quelli dei comuni dei 4 Comuni in questione che sono i più esposti.
I sindaci hanno espresso tutta la loro solidarietà e vicinanza agli Agricoltori, i rappresentanti dell’ATC si sono resi disponibili a prestare tutta la loro collaborazione anche tecnica per individuare idonee soluzioni affinché si ponga un argine a tale stato di cose, cosi come il rappresentante dell’esecutivo del Parco Appennino lucano.
Dopo molteplici interventi e diverse proposte su come procedere per tentare di affrontare la grave situazione che vivono tali territori è stato stabilito con l’assenso di tutti i presenti di dar vita ad un comitato permanente composto da 2 agricoltori per ognuno dei quattro Comuni, dai Sindaci degli stessi Comuni, dal rappresentante dell’ATC e dal Direttore CIA Donato Distefano.
L’obbiettivo di tale Comitato è quello di avviare tutte le necessarie interlocuzioni con i vari livelli Istituzionali interessati alla problematica a partire dalla richiesta immediata di un incontro con il Presidente dell’ANCI per concordare univoci atti da porre in essere da parte dei Comuni, avanzare immediata richiesta di incontro al Parco Appennino meridionale e al suo Presidente Priore e il nuovo esecutivo insediato da poco, un incontro con la Regione Basilicata e il Dipartimento Agricoltura per fare il punto sulla vigente legislazione in materia di prelievo e gestione della fauna selvatica non escludendo se necessario una richiesta di incontro anche al Prefetto di Potenza considerato lo stato di emergenza che vivono le contrade di questi Comuni.
Le richieste di incontro partiranno nella giornata di oggi con l’impegno che dopo ogni incontro il Comitato ristretto porterà a conoscenza di tutti gli Agricoltori dei Comuni interessati gli esiti dei confronti in modo che collegialmente si decideranno le conseguenti e opportune azioni da porre in essere.