É il benessere il tema principale del progetto presentato dal Comune di Rotonda, quale capofila, e candidato per la linea A del bando del PNRR “Piano Nazionale Borghi”. La proposta “I sentieri del benessere” nasce dalla consapevolezza in merito al fatto che il benessere rappresenta da alcuni anni uno dei maggiori trend dei consumi mondiali, in cui i consumatori sono sempre più alla ricerca di offerte e promesse di valore capaci di assicurare una migliore qualità della vita alle persone ed esperienze di visita responsabili. A dare forza al progetto non ci sono solo le idee ma soprattutto gli altri comuni coinvolti e che hanno partecipato attivamente alla definizione della strategia e delle azioni da mettere in campo: Nova Siri, Chiaromonte, San Severino Lucano e Latronico. Il progetto “I Sentieri del Benessere” pone appunto il benessere, inteso in senso lato, al centro della pianificazione strategica e territoriale di questo vasto territorio, che oggi si mette in rete con grande lungimiranza e visione, in un’ottica di riposizionamento della promozione della salute all’interno di una strategia di sviluppo sostenibile volta a ristabilire i diritti di cittadinanza. “E’ in quest’ottica che come Gruppo Cascina abbiamo aderito come partner al progetto”, – sottolinea Cosimo Latronico. “Il progetto, infatti, offre al Gruppo la possibilità di lavorare per promuovere il welfare culturale come fattore di promozione della salute e del benessere dei cittadini, di contrasto alle disuguaglianze di salute e di coesione sociale, di lotta alla depressione e al decadimento psicofisico, di inclusione e di empowerment per persone con disabilità o in condizioni di marginalizzazione o svantaggio”. I punti di forza del progetto stanno nella scelta di lavorare a una proposta progettuale capace di stabilire un “riequilibrio” territoriale e turistico tra costa ionica e aree interne, in particolare l’area del Pollino. Non solo; la proposta nasce poggiando sulla presenza, nel territorio di progetto disegnato, di alcune realtà e presìdi sanitari (il Centro Gioia di Chiaromonte, il Centro per la cura dei disturbi dello spettro autistico di Fondazione Stella Maris) che, in una dimensione nazionale, si occupano di ristabilire il benessere di alcune categorie di persone fragili. L’idea di fondo è quella di realizzare un piano di attività di rigenerazione, urbana e sociale, dei nostri borghi che sia ancorata alla sostenibilità ed una nuova idea di turismo delle esperienze, diffuso, delle passioni e puntiforme che in Basilicata trova il suo luogo ideale. La proposta evidenzia, inoltre, una notevole maturità anche sul piano della capacità di integrazione: tematica, territoriale e di governance. I Comuni, infatti, superando i confini amministrativi, hanno definito e condiviso una strategia intorno a una piattaforma progettuale comune: la qualità della vita delle comunità locali e dei turisti. Altro punto di forza del progetto, la mobilitazione di un vasto partenariato pubblico-privato, che valorizza la presenza e l’attività di alcuni operatori, imprese, istituzioni sul territorio. “Questa scelta non potrà che generare esternalità positive su un territorio vasto, per contribuire, in questo modo, a perseguire anche principi di coesione territoriale , sociale ed economica, veri obiettivi del PNRR”, prosegue Latronico. La proposta progettuale prevede il sostegno alla nascita di un sistema di welfare integrato, tra diversi comuni e diversi servizi, attraverso la predisposizione di interventi che stimolino lo sviluppo di una forte identità territoriale valorizzando archeologia, storia, arte e architetture, natura, risorse paesaggistico/ambientali a favore dello sviluppo del territorio, facendo leva su due caratteristiche identitarie fondanti: luoghi, risorse ed esperienze di cura e benessere delle persone e delle relazioni; la cittadinanza temporanea come metodo di sviluppo e stimolo della comunità locali per la trasformazione dei cittadini in “abitanti culturali”, in grado di trasformare i turisti in “cittadini temporanei”. La co-progettazione e il coinvolgimento diretto delle comunità locali sono condizioni imprescindibili per riempire la parola comunità di significato, per operare concretamente per la riattivazione sociale di gruppi di persone responsabilizzate, informate, che partecipino e avanzino proposte rispetto al benessere proprio e dei propri luoghi. Dal punto di vista della salute mentale e dei percorsi di riabilitazione, sentirsi parte di una comunità è un fattore di protezione molto importante.