Alienazione di tratto di costa a Maratea, intervento Giuseppe Ricciardi (Legambiente Maratea). Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo che nell’ultimo consiglio comunale di Maratea del 12 marzo 2022, è stata di fatto autorizzata l’alienazione di una porzione di terreno/scogliera e di un tratto di “relitto” stradale in località Ogliastro di Maratea.
In quest’ultima ricade uno dei tratti di costa tra i più belli ed affascinanti di Maratea e d’Italia: avrebbe potuto essere assegnato il mantenimento di questo a vantaggio e nella disponibilità di tutta la comunità.
E’inaccettabile alienare a favore di privati un bene di interesse pubblico mondiale, vista la candidatura della Costa di Maratea a Patrimonio dell’Unesco e la istituenda Area Marina Protetta Costa di Maratea. Più volte abbiamo ripetuto che il territorio va difeso, tutelato e valorizzato, come si può mai pensare di venderlo a privati? Come è possibile che due anni di pandemia non sono riusciti nemmeno a lasciarci la convinzione che tutela, amor proprio e bene comune debbano essere un must per ogni idea progettuale e/o amministrativa? Non si (s)vendono pezzi di comuni, che sono inevitabilmente pezzi di storia, la storia di un popolo che vive quei territori.
Non solo, ma si vorrebbe anche alienare un tratto di strada (Via Ogliastro) che assolve ad un ruolo primario: il tracciato si sviluppa a mezza costa, tra il litorale e la SS18, rappresentando un percorso di grande fascino. Invece di ripristinarlo e renderlo fruibile alla cittadinanza realizzando un percorso unico nel suo genere ed invidiato da tutto il mondo, ancora una volta lo vendiamo a privati!
Senza contare che il tratto è di importanza vitale in caso di incendi della pineta antistante…
Siamo frastornati, storditi dal peso dei pensieri che questa scelta amministrativa ci lascia: si configurano tante direzioni nelle quali va questo comune, nessuna purtroppo incrocia il percorso che noi abbiamo immaginato per la nostra terra. Un percorso fatto di rispetto, di valorizzazione, ma soprattutto di amore puro per la terra nella quale abitiamo.
In considerazione di tutto ciò chiediamo quindi alla civica amministrazione di annullare/revocare la delibera di consiglio in questione o comunque di non procedere agli atti conseguenziali di trasferimento ai privati che ne hanno fatto richiesta.