Il segretario regionale del PD Raffaele La Regina in una nota annuncia la mozione di sfiducia per il Governo Bardi. Di seguito la nota integrale.
Il Consiglio Regionale di ieri è stato lo spettacolo peggiore in assoluto, una totale mortificazione delle istituzioni e della politica.
Il Presidente Bardi liquida la crisi regionale con una relazione assolutamente vuota, senza alcuna prospettiva o indirizzo. Ha incassato le accuse molto gravi di Rocco Leone di essersi comportato da Generale e non da Presidente. Di aver imposto scelte e nomine. Sorge spontaneo chiedersi perché Leone abbia aspettato di essere cacciato dalla giunta per denunciare tutto questo. Poteva farlo prima, da assessore.
Il Presidente Bardi ha risposto parlando di dignità della sua persona. Non della Basilicata, offesa, ma della sua persona. Senza considerare il passaggio sulla pasta al forno della domenica in ufficio, mangiata solo una volta da Leone. Poi si è alzato ed è andato via mentre si discuteva, non permettendo alla democrazia di fare il suo corso.
Due volti della stessa medaglia. Il Partito Democratico Basilicata non ha potuto esprimersi. Lo farà nel prossimo consiglio regionale mettendo in campo, con il sostegno dei partiti che hanno composto la coalizione e del campo largo, ogni iniziativa utile per chiarire qual è il perimetro politico che sostiene il governo Bardi II ed, eventualmente, constatare che non ci sono più le condizioni per andare avanti in questa consiliatura e tornare al voto. Bisogna chiarire bene e subito che c’è una differenza fra chi parla di responsabilità per tutelare l’indennità o il potere e chi pensa al futuro della Basilicata.
Lo abbiamo detto più volte. Se il Presidente Bardi non ha i numeri – come risulta del tutto evidente – restituisca la parola ai lucani. Il consiglio di ieri certifica la fine di un ciclo. Presenteremo, pertanto, una mozione di sfiducia.
È bene ricordare che mentre succede tutto questo, ieri l’ISTAT ci rileva il continuo crollo demografico della Basilicata, con la città di Potenza in testa. Quali misure per fermare lo spopolamento e garantire il diritto a restare sono state messe in campo in questi tre anni? Sempre ieri la notizia di 1.500 esuberi nello stabilimento Stellantis di Melfi ed il taglio degli stipendi, ma il Presidente Bardi parla di pasta al forno.