La richiesta di un incontro con la Conferenza Episcopale Lucana è stata rivolta al Presidente della CE Basilicata Monsignor Salvatore Ligorio dal Distretto Turistico Terre di Aristeo al fine di riproporre all’attenzione della Chiesa lucana la presentazione del Distretto ed, in particolare, l’illustrazione del Progetto Pilota per il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani.
La Basilicata – sottolinea l’a.d. del Distretto Saverio Lamiranda – sta vivendo, ormai da molto tempo, una fase che sembra “inarrestabile” del suo spopolamento, condizione che, invece, riteniamo sia possibile ancora sospendere o contenere significativamente a condizione che tutta la società civile si rimobiliti e si realizzi un nuovo, diverso ed innovativo rapporto fra Pubblico e Privato. In questo nuovo scenario un ruolo indispensabile ed essenziale potrebbe essere svolto dalla Chiesa attraverso le proprie diverse articolazioni territoriali, particolarmente dedicato all’attività di animazione e formazione, specialmente delle nuove generazioni.
Le “politiche” attualmente in essere, concentrate essenzialmente nell’erogazione di contributi economici – continua la lettera inviata a Mons. Ligorio – non risultano sufficienti ad arginare il fenomeno e sembrano non tener conto della volontà dei giovani ad espatriare non solo per mancanza di lavoro, ma soprattutto per la inesistente prospettiva di “vita sociale” adeguata alle loro esigenze. Anche il presupposto di risoluzione dei problemi attraverso sostegni alle “imprese” non coglie pienamente l’obiettivo, per il semplice motivo che le imprese in grado di essere tali nel mercato nazionale ed internazionale, sono insufficienti per determinare gli effetti sperati.
Inoltre – sottolinea Lamiranda – si registra, specialmente nelle aree interne, l’inesistenza di associazioni o di gruppi sociali attivi in grado di sostenere e promuovere attività culturali capaci di proiettare le nostre Comunità in un contesto moderno e di prospettive internazionali anche per soddisfare le esigenze di informazione e di confronto fra esperienze diverse.
Il “Turismo di Comunità”, nelle sue diverse accezioni, da quella religiosa a quella culturale, enogastronomica, del silenzio, ed altre potrebbe costituire una diversa, concreta ed efficace risposta per contribuire alla ricostituzione sociale, civile ed economica delle nostre Comunità.
Lamiranda infine ha annunciato che il Distretto avvierà in questi giorni il proprio percorso organizzativo che si concluderà il 15 maggio con la celebrazione del primo congresso. Anche per questa ragione l’incontro richiesto con i Vescovi della Basilicata assume particolare importanza volendo, Aristeo ispirare la propria attività ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa.