Il Consiglio Direttivo di Confapi Matera si è riunito per discutere dei problemi del caro materiali e dei costi energetici, che in queste settimane stanno causando notevoli danni alle imprese di tutti i settori.
Diverse aziende energivore, in particolare, negli ultimi giorni hanno chiuso gli impianti per l’impossibilità di pagare la bolletta energetica. Altre imprese, invece, incontrano notevoli difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime, per esempio alluminio, legno, derivati del petrolio e altri materiali quasi introvabili.
Sul caro materiali Confapi Aniem, insieme alle altre associazioni della filiera delle costruzioni, ha chiesto al Governo un meccanismo obbligatorio di compensazione semestrale, aggiornamenti dei prezzari sulla base dei valori di mercato e un’efficace clausola automatica di revisione prezzi.
In mancanza di interventi efficaci, adottati anche a livello regionale, tutto il recupero dei mesi scorsi sarà vanificato. Per questo motivo il Consiglio Direttivo di Confapi Matera, di cui fanno parte anche i Presidenti di tutte le Sezioni di Categoria ha deciso di chiedere un incontro urgente al Presidente della Regione, Vito Bardi, negli ultimi tempi alle prese con una crisi politica che deve essere superata al più presto per potersi dedicare ai temi dell’economia.
Tra le proposte inviate al Presidente Bardi figurano l’istituzione di un Fondo di emergenza, finanziato con l’extra-gettito delle royalties del petrolio, per sostenere le aziende dei settori più colpiti dalla crisi internazionale, attraverso modalità rapide e con la burocrazia ridotta all’essenziale.
Un’altra richiesta riguarda la proroga del termine per la conclusione degli investimenti. Infatti, poiché l’aumento dei costi energetici e dei prezzi delle materie prime rende impossibile rispettare i piani d’investimento, Confapi Matera chiede che, come è stato fatto due anni fa in occasione della prima ondata della pandemia da Covid-19, venga traslato di almeno 6 mesi il termine ultimo per il completamento dei programmi di investimento finanziati o cofinanziati dalla Regione, nonché il termine per gli adempimenti relativi agli obblighi occupazionali in termini di ULA. Ciò consentirà alle imprese di disporre di un periodo di tempo idoneo a completare gli investimenti e a rispettare gli obblighi occupazionali senza esporsi ai provvedimenti di revoca delle agevolazioni.
Infine, il Consiglio Direttivo si è pronunciato sulla necessità che il gas metano estratto in Basilicata sia destinato alle imprese lucane, che per ora fanno registrare ancora il pieno di ordinativi, ma che presto potrebbero vedere vanificata tutta la ripresa del secondo semestre 2021.