Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dalla Cgil Basilicata sulla vicenda che riguarda il futuro del centro di ricerca Metapontum Agrobios
Continua l’assordante silenzio sulla vicenda del rilancio del centro ricerca Metapontum Agrobios.
Atti concreti da parte della Giunta o sarà presidio permanente sotto la Regione.
La Regione Basilicata, proprietaria del Centro, aveva prospettato, circa sei mesi fa, un piano di rilancio che consisteva nel trasferimento dei lavoratori addetti al Dipartimento Chimico ambientale (circa 30) all’Arpab, mentre, relativamente al settore delle Biotecnologie, il rilancio delle attività di R&S del Centro di Ricerche oppure il trasferimento dei lavoratori all’Alsia .
Inspiegabilmente non si è avuto alcun confronto successivo rispetto alla presentazione di tale progetto. Progetto che come CGIL ci ha visti impegnati non tanto a dire un sì o un no aprioristico (non siamo mai stati contrari, al di là di come qualcuno dice) ma a voler capire come, eventuali passaggi oggi all’Arpab, domani all’Alsia, possano avvenire tutelando occupazione e diritti acquisiti, valorizzando competenze, patrimonio e sede di lavoro.
Capire infatti se eventuali assunzioni presso l’Arpab possano avvenire tramite una cessione di ramo d’azienda (quindi in regime di articolo 2112 del Codice Civile, con relativa armonizzazione dei CCNL), o tramite assunzione fuori pianta organica (quindi senza le tutele occupazionali tipiche di un’agenzia pubblica) o ancora tramite distacco e/o assunzione tramite concorso per titoli ed esami, vuol dire capire concretamente cosa potrebbe accadere per l’oggi e per il domani ai lavoratori in questione. Anche solo per evitare possibili contenziosi domani da parte di precari o vincitori di concorso che potrebbero alimentare successive incertezze e problemi.
La CGIL di BASILICATA, unitamente a FILCTEM CGIL REGIONALE,chiede con forza che venga riaperto subito un tavolo di confronto regionale perché chiarezza sia fatta.
Soprattutto, come CGIL e FILCTEM, chiediamo che i lavoratori non siano ancora lasciati in questo stato di incertezze. La Regione deve dire una parola definitiva su tutta questa vicenda, procedendo con atti concreti ed in tempi rapidi.
E quindi chiediamo:
certezze concrete rispetto alla gestione contrattuale e giuridica e ai tempi del passaggio a tempo indeterminato dei lavoratori interessati all’Arpab;
chiarezza sulla programmazione progettuale nel settore chimico, ricordando che la Metapontum Agrobios da diversi anni svolge attività nel settore chimico ambientale prevalentemente per conto della Regione Basilicata e che tale missione, strategica per il nostro territorio, non può in nessun caso venire meno;
definizione precisa e puntuale del quadro economico e del piano industriale della restante Società Metapontum Agrobios, possa esso consistere nel rilancio del Centro oppure nel trasferimento dei lavoratori all’Alsia. In questa ultima ipotesi, bisogna che si si tenga conto della salvaguardia delle professionalità maturate in venticinque anni di attività.
In mancanza di atti concreti, volti a sciogliere definitivamente questo stato di incertezza tra i lavoratori, e di mancata convocazione del tavolo sindacale (più volte sollecitato), sarà inevitabile una mobilitazione di protesta dei lavoratori senza escludere un presidio permanente davanti gli uffici della Regione Basilicata .
Non si può perdere altro tempo, già abbondantemente scaduto!!
Alessandro Genovesi Cgil Basilicata
Fernando Mega Filctem Cgil Basilicata