Anche la Basilicata, con l’Associazione regionale allevatori, è presente all’edizione numero 53 di Agriumbria la fiera più importante dell’Umbria, prima in Italia per il settore zootecnico, che prende il via oggi. Un appuntamento annuale dedicato all’agricoltura, alla zootecnia e all’alimentazione. Occasione di incontro, scambio di competenze e analisi di nuovi modelli di business legati al settore primario; vero e proprio centro economico per l’economia agricola, che ogni anno si ritrova a Bastia Umbra. Un evento che vede protagoniste le razze da carne, e per la Basilicata non poteva mancare la podolica. Per l’occasione, infatti, saranno presenti in mostra un toro, una vacca e un vitellino provenienti dagli allevamenti di Antonio Diotiaiuti a Lagonegro e di Renato Potenza a Irsina. Durante i tre giorni di fiera in programma oltre 60 appuntamenti tecnici per addetti ai lavori. A questi si aggiungono i tanti momenti divulgativi, gli show cooking e le degustazioni, rivolti al pubblico dei consumatori. Un vasto palinsesto che costituisce il dibattito presente e futuro dell’agricoltura italiana ed europea. La partecipazione della nostra regione è segnata anche da una mostra fotografica sulla transumanza, una pratica riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità e che normalmente nella nostra regione è realizzata con animali di razza podolica. ARA Basilicata utilizza le immagini gentilmente offerte da Rocco Giorgio, veterinario esperto di podolica in servizio al Dipartimento Politiche Agricole della Regione Basilicata, appassionato di fotografia e già autore di altre interessanti pubblicazioni relative nel settore zootecnico e in particolare sulla razza Podolica. “Una pratica, quella della transumanza che attualmente in Basilicata registra ancora lo spostamento di circa 10 mila bovini podolici – spiega il Presidente di Ara Basilicata, Palmino Ferramosca – una pratica millenaria che ha segnato profondamente il territorio regionale e ancora oggi riveste una notevole importanza non solo dal punto di vista delle tradizioni, ma anche di tutela dell’ambiente e sotto l’aspetto produttivo. Ciò in particolare per le zone interne dove la zootecnia rimane un comparto strategico finalizzato anche a contrastare lo spopolamento e a tutelare la coesione territoriale”. Questa edizione di Agriumbria, di scena nei padiglioni di Umbriafiere fino al 3 aprile, vedrà un parco espositori di oltre 430 aziende in rappresentanza di oltre 2.500 marchi, con un livello degli espositori che cresce, anche da un punto di vista qualitativo, con la partecipazione di nuovi produttori di macchine e attrezzature agricole.