Aumentano le tariffe per la revisione delle auto. La tariffa imposta era ferma dal 1998. In data 5 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che fissa in 45 euro, a partire dal 20 di questo mese, la nuova tariffa per la revisione auto.
Soddisfazione ma anche apprensione per il futuro sono state espresse da Leonardo Montemurro Segretario Regionale CNA che rappresenta le officine lucane autorizzate alle revisioni auto.
“In verità questo adeguamento era stato calcolato sui costi delle operazioni di revisione esattamente tre anni fa dal Ministero dei Trasporti e dalle Associazioni di Categoria, quindi si tratta solo di un parziale riconoscimento degli aumenti verificatisi negli ultimi anni: infatti ogni cittadino ben sa quanto sia aumentato il costo della vita negli ultimi tre anni, ed i costi di gestione dei nostri Centri non fanno certo eccezione. E’ già in arrivo un nuovo sistema informatico denominato MCTCNet2 che costerà agli operatori mediamente oltre 10.000 euro a linea e che probabilmente assorbirà di un sol colpo l’intero adeguamento stabilito da questo ultimo Dcreto. Cna – ha dichiarato Montemurro – si impegnerà affinché prima di ogni adeguamento strumentale imposto sia determinato il relativo adeguamento della tariffa. Forse così avrà termine la consuetudine di imporre ai Centri attrezzature e sistemi informatici, a volte completamente inutili in quanto destinati a rimanere pressoché inutilizzati nei depositi delle autofficine”.
“Questo adeguamento – prosegue Montemurro – segna per la Cna lo stimolo a proseguire con rinnovata convinzione la battaglia di moralizzazione del comparto, e deve essere dedicato alla sicurezza stradale. Ci batteremo affinché, agendo sulla leva sui controlli, coloro che non operano con serietà vengano individuati, isolati ed espulsi dal novero delle aziende autorizzate alle revisioni. Esiste una normativa che seppure bisognosa di una profonda revisione deve essere rispettata.
Per questo Cna chiede da sempre che il Ministero dei Trasporti ottemperi ai compiti che la norma gli affida attraverso controlli diretti e non “da remoto”, modalità sicuramente meno efficace dal punto di vista della sicurezza e che incrementa i costi delle operazioni, costi che inevitabilmente prima o poi ricadono sull’utente. Chi è preposto ad andare ad effettuare i controlli vada, il cittadino si aspetta questo a fronte del pagamento della revisione”.
Il Segretario CNA riferisce qualche “numero”. “Il Ministero dei Trasporti percepisce per ogni revisione effettuata presso i centri privati 9 euro. Per versare questo importo il cittadino paga inoltre un bollettino postale di 1,70 euro alle Poste Italiane, 0,70 euro in più di un normale conto corrente. 9,70 euro vengono quindi stornati allo stesso Ministero, e ci sembra troppo come contributo alla gestione di un Centro Elaborazione Dati utilizzato solo in minima parte per il settore Revisione Veicoli. Su un numero medio annuo di 13.000.000 di revisioni il Ministero “incassa” oltre 125.000.000 di euro, una grossa cifra che si giustificherebbe soltanto a fronte di un pieno adempimento dei compiti di vigilanza dai quali dipende quella sicurezza stradale, motivo per il quale i cittadini sottopongono i loro veicoli alla revisione periodica”.
“Cna Basilicata è impegnata da tempo nel chiedere ai propri iscritti un comportamento responsabile e corretto, che preveda anche la denuncia di tutti quei concorrenti sleali che operano in difformità della norma per il loro interesse economico – conclude Montemurro -. Come contropartita chiediamo per gli operatori onesti un adeguamento automatico della tariffa che tenga conto sia dell’aumento reale del costo della vita che dell’incremento dei costi dovuto ai sempre nuovi sistemi e attrezzature imposti ai Centri di Revisione. L’attuale aumento di 19 euro va appena a coprire questi otto anni di sacrifici, auspichiamo e chiediamo a gran voce che questo trattamento irrispettoso nei confronti dei Centri di Revisione non vada a ripetersi in futuro”.