Il Centro di riabilitazione Padri Trinitari di Venosa e Bernalda ha raggiunto questa mattina la città Matera per celebrare la Giornata mondiale di consapevolezza dell’autismo”. Gli ospiti sono stati accolti a Matera dall’assessore alle politiche sociali Valeria Piscopiello, l’assessore alla mobilità Michelangelo Ferrara e l’assessore al patrimonio, Maria Pistone. A Matera sono stati proposti alcuni laboratori didattici-riabilitativi, quello di pedagogia teatrale, di fotografia e di pittura-mosaico, per testimoniare che è possibile ottenere dei risultati non solo con i ragazzi autistici in età evolutiva ma anche con quei ragazzi che oggi sono diventati ormai adulti.
E’ stato rappresentato un progetto integrato-multidisciplinare sperimentale, che è partito agli inizi del 2018, nei Centri di Bernalda e Venosa. Sperimentale perché non esistono ad oggi linee guida sull’autismo adulti.
L’evento è partito da pizza Matteotti, è proseguito in piazza Mulino con un flash mob e si è concluso in piazza Vittorio Veneto.
Hanno partecipato 24 assistiti dei Centri dei Padri Trinitari, 8 oss, 1 Animatore, 6 Educatori Professionali, 3 Terapisti della riabilitazione, 1 Infermiere,.1 Medico e 2 Psicologi, personale logistico e volonatari.
Lo spettacolo ha previsto la realizzazione di una rappresentazione coreografica con l’utilizzo di Teli per simboleggiare un cielo, inizialmente turbolento ad identificazione di comportamenti singolari quali automatismi, comportamenti compulsivi – ripetitivi ed autolesionistici, che viene ad essere placato dall’ingresso di Farfalle che, schiudendosi una ad una, mostrano al mondo “Libertà”, intesa come superamento da stereotipi e convenzioni, ma anche sensibilizzazione all’accettazione e all’empatia nei confronti di tali soggetti.
Sfruttando le abilità manuali di ciascuno, in un processo di stimolazione sensoriale all’interno del quale il ragazzo prende coscienza del sé, dei propri limiti, ma soprattutto delle proprie potenzialità, abbiamo realizzato dei “Quadri” che vanno a delineare la scenografia e rappresentano un mondo grigio all’interno del quale sarà l’amore a dare una venatura di colore contro il pregiudizio e gli stereotipi. Nelle prime quattro sequenze si racconta la storia di un bambino nella sua ‘bolla’ che abita sulla luna e stringe in mano un colore rosso ,come a dire: ‘ho il mezzo per comunicare ma non so usarlo’. Si vede poi una donna distante che abita sulla terra e che si rivelerà essere la sua mamma. Lei con il suo amore gli insegnerà a colorare e condividere la sua bolla. Le successive quattro immagini mettono in risalto il concetto di uguaglianza nella diversità.
Allo spettacolo si è aggiunta una esposizione fotografica dei ragazzi nata dal progetto “ti scatterò una foto” del laboratorio di fotografia.
E’ stata inoltre realizzata un’estemporanea di pittura che ha coinvolto i ragazzi del laboratorio di mosaico che, con l’educatrice e la collaborazione esterna dell’artista materano Eustachio Santochirico.
Ogni ragazzo diventa quindi il protagonista attraverso le immagini, l’eloquio e il movimento che rappresentano qualità ed aspetti tipici di questo disturbo.
Nella diversità, l’uguaglianza ci unisce in un simbolico momento di unione attraverso il volo di palloncini nel significato di amore contro ogni forma di violenza.
Di seguito i particolari del progetto
Il 2 Aprile si celebra in tutto il mondo la “Giornata della consapevolezza dell’autismo”, giornata che quest’anno assume particolare rilievo,soprattutto in questo periodo di estrema incertezza, “accendiamo” una luce speciale per essere più vicini alle famiglie.
Attraverso il nostro lavoro cerchiamo di far accrescere, in tutti, la conoscenza e la sensibilità sulle differenze individuali favorendo l’inclusione sociale, migliorando la qualità di vita di ogni persona, affetta dalla sindrome dello spettro autistico.
Il “blu” sarà la luce, il colore simbolo, utilizzato per manifestare e promuovere azioni di solidarietà, inclusione, equità.
Il valore e l’importanza di portare testimonianza di un fare, di un saper fare e di un saper essere, è l’occasione di trasmettere una verità che è quella derivata dall’ esperienza sul campo. E’ una esperienza che nasce, da oltre quarant’anni, nei nostri Centri di Riabilitazione di Bernalda e Venosa, a contatto con i nostri ospiti, a contattato con tutte quelle persone che chiedono aiuto e che seguiamo nel nostro lavoro. Portare testimonianza oggi è l’essere concreti per avvalorare ancora di più e con uno stile relazionale quello che è la preziosità, la specificità, l’unicità di ognuno.
La realizzazione di questo progetto ha visto la cooperazione tra le diverse figure professionali che operano all’interno dei nostri Centri, con un approccio globale, secondo il principio di riabilitazione multisettoriale e multidisciplinare, “Progetto Integrato”.
Dal progetto integrato nasce uno spettacolo messo in scena da noi tutti, operatori e ragazzi ormai adulti, ospiti dei nostri Centri, la cui rappresentazione genera nuovi equilibri e permette alla persona di manifestarsi, di comunicare e di esprimersi in rapporto ludico con la realtà e di vivere le proprie emozioni.
Laboratori coinvolti
Laboratorio pedagogico teatrale, come ausilio per la persona che ha difficoltà di linguaggio e che, in particolare, oltre a disordini espressivo-elocutori, presenta disarmonie nel dinamismo respiratorio che la mettono a volte in condizioni di esprimersi in modo confuso, ostacolando la pronuncia di fonemi e la formazione delle parole.
In tale contesto la Fisioterapia, attraverso l’attività motoria, la danza e l’espressione corporea, assume un ruolo evidente sulla sintomatologia di soggetti con la sindrome dello spettro autistico, producendo effetti positivi su diverse aree del corpo deficitarie ed aiutano a tenere sotto controllo comportamenti inappropriati, scaricando le tensioni.
Un ruolo rilevante è quello della Terapia Occupazionale che favorisce importanti interventi terapeutici utili per affrontare le abilità di vita sociale e funzionale necessarie per vivere una vita “indipendente”.
Laboratorio di fotografia, che ha permesso con tecniche molto semplici e sempre nel rispetto dei tempi e delle sensibilità, di far emergere tutto ciò che i ragazzi hanno dentro, promuovendo la massima libertà di espressione e di creatività; la fotografia è stata in grado di creare un opportunità percettiva per esprimere le proprie emozioni, di sperimentare un senso di rilassamento, benessere e contatto con l’ambiente.
Laboratorio mosaico-disegno, utilizzeranno l’arte come sublime metafora di grande e confortevole abbraccio di energia e di colore, per realizzare un pannello di 2,5 x 1,8 m con l’uso di colori acrilici.