Si sono svolti a Varese presso il Palatennistavolo di Varese le gare valide per il Campionato Italiano di tennistavolo 2022 FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) con la partecipazione di 57 atleti in rappresentanza di 16 società, impegnati in 17 tabelloni. A rappresentare la Basilicata il pongista materano Manu Di Marzio, classe 2002, della ASD Pegaso Aias Matera.
Organizzati dalla Polisportiva Ha Varese i campionati sono stati coordinati da Marzia Bucca, referente tecnico nazionale del tennistavolo FISDIR.
La qualità tecnica delle prestazioni è stata di buon livello sia nel promozionale maschile e femminile che nella categoria C21.
Il pongista materano Manu Di Marzio si è distinto sin dal girone per la sua ottima prestazione tanto da arrivare alle fasi eliminatorie tra i favoriti. Infatti ha conquistato un oro nel singolo maschile promozionale, un argento nel doppio maschile in coppia con Luca Franceschini ed un argento nel doppio misto in coppia con Giulia Feltrin. A premiare i medagliati Linda Casalini e Gaspere Majelli del Direttivo Nazionale FISDIR. Per la Pegaso Aias Matera ottimi risultati dopo 2 anni di stop a causa della pandemia.
Grande soddisfazione è stata espressa da Gabriella Savino dirigente della ASD Pegaso Aias Matera e dal tecnico FITET Angelo D’Ercole che ha allenato l’atleta materano e lo ha seguito con i suoi preziosi consigli anche durante le gare, entrambi presenti a Varese.
Lucianna Stigliani, mamma di Manu al termine della manifestazione ha dichiarato: “Una vittoria che nella Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo ha un valore particolare per mio figlio, che da pongista ed atleta autistico ha dimostrato a tutti che con i nostri ragazzi si possono ottenere ottimi risultati nello sport, che rappresenta anche una possibilità di entrare in contatto con gli altri. Un esempio perfetto di inclusione sociale. Spetta a tutti noi dare un’occasione ai ragazzi autistici e non solo, favorendo la preparazione degli atleti con disabilità intellettivo-relazionali e la diffusione delle società sportive per tutte le attività paralimpiche”.
Michele Capolupo