Il cittadino bernaldese Pinuccio Rinaldi ha inviato alcune riflessioni sul conflitto in corso in Ucraina: “Il peso delle responsabilità”. Di seguito la nota integrale.
Come recita un vecchio detto “ogni tempo arriva”, oggi è il tempo di analizzare e riconoscere tutti gli errori che la politica senza visione del futuro ha prodotto per questo paese e nel mondo.
La guerra generata dalla Russia,per la quale non esistono aggettivi idonei a definirlae per tutte le sue tristi e pesanti conseguenze di ogni genere, ci porta a ragionare con i criteri della realtà e lontani dalle ideologie e teorie.
Questa obbligata condizione di realtà ci pone d’innanzi allo spettro di una possibile guerra nucleare e d’innanzi alla concreta possibilità di un ritorno alla “povertà materiale”, che la nostra utopica civiltà riteneva ormai non più possibile.
L’utopia di disconoscere l’applicazione del principio dell’equilibrio, che è una condizione indispensabile sempre e in tutto, ha generato errori oggi riscontrabili in tutti i contesti, infatti:
Siè ritenuto giusto l’esportazione della democrazia, senza l’equilibrio dell’autodeterminazione
Si è ritenuto che l’industrializzazione potesse applicarsi ed evolversi senza l’equilibrio con l’ecologia
Si è pensato che il valore della finanza potesse esprimersi senza l’equilibrio delle produzioni
Si è pensato che la ricerca potesse essere disgiunta dall’etica
Si è ritenuto che il concetto di “patria e nazione” benché tra lorodifferenti potessero essere superati dalla “globalizzazione”,ed essere cittadini del mondo
Si è ritenuto che nel nuovo concetto di “spazio” si potesse cancellare la certezza delle produzioni a scapito della loro disponibilità non sempre certa e garantita
Così come si è pensato che anche nel contesto immateriale ci si potesse spingere alla cancellazione dei valori e delle tradizioni (cancell culture), ignorando il necessario equilibrio tra presente e passato.
Tutte queste scelte errate, oggi ci presentano il conto,e questo conto anche se diverso per natura, purtroppo è così grande che come tutti i grandi debiti ci porterà al disastro delle economie e alla rivoluzione dell’assetto geopolitico.
Non è un caso se da queste condizioniè nata ed è stata elaborata la teoria del “grande reset”.
Certamente tutti i fenomeni negativi di cui oggi siamo spettatori o parte attiva, non esisterebbero se tutti coloro che hanno avuto delle responsabilitàfossero riusciti a mettere in equilibrio l’interesse con la ragione.
Oggi la guerra in essere tra Russia e Ucraina certifica che l’interesse si colloca sempre prima della ragione.
C’è solo da augurarsi che il peso della “responsabilità” porti la futura classe politica a rivalutare ed applicare il concetto di equilibrio sempre e in tutto.