Venerdì 10 aprile 2022 alle ore 18 nella galleria Cappella dei Celestini in piazza Duomo a Potenza è in programma l’inaugurazione della mostra d’arte di Canio Franculli. La mostra si potrà visitare dalle 17 alle 20 fino al 2 maggio 2022. Il giorno del vernissage si terrà la performance di Dino De Angelis. Di seguito i particolari
Oversize social art è il titolo di una mostra d’arte contemporanea patrocinata dal comune di Potenza e curata dall’associazione di promozione sociale presieduta da Emanuela Di Mare: EDM Artelier. È un’altro appuntamento culturale lucano con un protagonista d’eccezione: Canio Franculli. Si propone ai visitatori la personale pittorica dell’artista multitasking poiché da sempre eclettico e osservatore attento di tutto ciò che è Arte, sia in forma creativa e pittorica che letteraria. L’ iniziativa si svolgerà nel centro storico di Potenza città capoluogo.
Mercoledì 27 aprile 2022 alle ore 17,30 nella stessa galleria si presenta l’ultimo libro dello scrittore artista: “Il re e la coccinella” relazionato dalla critica letteraria prof.essa Yvette Marie Marchand e nello stesso contesto ascolteremo Danilo Vignola: musicista lucano famoso nel mondo. Oltre che scrittore con un ricco bagaglio bibliografico, Canio Franculli arricchisce il curriculum con le sue capacità pittoriche di arte visiva contemporanea. Ai suoi lettori dice: ” L’arte è tante cose, comprende tante narrazioni. Personalmente mi servo dei colori e di qualche forma tra il figurativo e l’astratto per raccontare a volte anche dell’abisso umano, del buio che è radicato in fondo alla natura umana e di cui diciamo sempre, in ogni occasione che si presenta, che va sconfitto, che è l’ultima volta che è successo, che non deve succedere mai più, che dobbiamo pregare, che dobbiamo conoscere le ragioni dalle quali è nato affinchè possa non ripresentarsi mai più. E invece proprio non ce la facciamo. Proprio non ce la facciamo a trarre insegnamento dalle immani disgrazie che continuamente ci colpiscono. Non ho soluzioni in tasca da suggerire. Personalmente sono indotto solo a pensare, da uomo di scuola e da appassionato della narrazione anche scritta, che debba esere usato sempre di meno il pronome io io io (il mio tramonto, la mia città, il mio stile, la mia gente eccetera) e sostituito con noi noi noi.”