Una carrellata di foto per raccontare questi primi 10 anni del CSI Potenza dalla sua ripartenza nel 2012, tanti campi, tanti progetti e tanti volti, alcuni dei quali porteremo sempre nei nostri cuori. A distanza di un anno il CSI Potenza si è nuovamente riunito per festeggiare i traguardi raggiunti, per cementare le relazioni e costruire una nuova realtà possibile. Dopo due anni di “resilienza” e tentativi di ripartenza, in cui le società sportive si sono dovute reinventare attraverso attività online, in attesa di ritrovare quelle nei campi, continuiamo a vivere momenti terribili anche per le conseguenze di una inaspettata guerra nel cuore dell’Europa. In questi tempi difficili, le partite non si giocano solo sui campi di calcio e nelle palestre, ma è sempre più necessario rafforzare la dimensione di società sportive capaci di intercettare i bisogni delle nostre comunità. Oggi le società sportive devono aprirsi sempre di più al dialogo con le istituzioni, la scuola, la parrocchia. E la scorsa domenica, tutti questi attori si sono ritrovati accanto al CSI Potenza e al suo presidente Andrea Schiavone, a sottolineare che il comitato è pronto a ripartire potendo contare anche sul sostegno delle istituzioni. “In questi 10 anni, abbiamo costruito tante relazioni e tanti rapporti, l’associazione si è rivelata uno strumento potentissimo nel creare nuove amicizie, oggi la nostra associazione è diventata un grande famiglia allargata. Mi emoziona vedere alcuni volontari che quando abbiamo iniziato erano dei bambini e oggi sono diventati dei giovani uomini, studiano, lavorano e continuano la loro esperienza di volontariato. Mi piace pensare che attraverso le tante attività sportive organizzate in questi anni abbiamo potuto regalare gioia e allegria a tanti bambini. Lo sport per me è stato un’ancora di salvezza nei momenti bui e di solitudine. Pertanto, quando ho iniziato questa esperienza nel Centro Sportivo Italiano ho provato a mettere in campo tutta la mia passione, l’amore per la vita e per gli altri nel tentativo di creare qualcosa che possa rimanere anche dopo di noi, all’insegna della condivisione, cooperazione e della solidarietà. Perché come ci insegna Papa Francesco nessuno si salva da solo! ’’, ha affermato Andrea Schiavone.
Con grande ammirazione per il lavoro svolto, il vicepresidente della Provincia di Potenza, Rocco Pappalardo, ha sottolineato che ‘’non mancherà il sostegno da parte della Provincia, poiché 10 anni non rappresentano un punto di arrivo, bensì coincidono con il momento della ripartenza. Chi si impegna a vario titolo per il benessere e la crescita psicofisica e sociale dei nostri bambini e ragazzi concorre a dare maggiore fiducia nella società del domani’’. Presente anche il neoassessore allo Sport del Comune di Potenza, Gianmarco Blasi: ’’Lo sport che aiuta, che fa crescere, che include, sono i valori che ci piace raccontare e in tutto questo il Comune c’è. Proseguiremo il lavoro iniziato dall’avv. Guma, che mi ha preceduto, per valorizzare la candidatura di Potenza Citta Europea dello Sport, e annuncio in questa sede che si costituirà presto il Comitato che si occuperà proprio di questa sfida che e stata rilanciata anche per il 2022, la partita dunque non e chiusa, e faccio mio tutto questo entusiasmo che ho vissuto questa mattina qui con voi per infonderlo alla citta, che non deve chiudersi in se stessa ma aprirsi ad una vasta area metropolitana. Con la Regione Basilicata discuteremo anche per quanto riguarda l’impiantistica sportiva per la programmazione dei fondi europei che ci porteranno al 2027’’.
Anche il Presidente del CONI Basilicata, Leopoldo Desiderio, sempre presente accanto al CSI lucano, ha sottolineato l’importanza dei progetti e delle attività che vengono organizzate per bambini e ragazzi: “Ogni volta che prendo parte ad un evento, torno a casa con tante emozioni. Non sempre siamo noi grandi a insegnare qualcosa ai piccoli, loro sicuramente ci regalano serenità e felicità ed è per loro che bisogna ripartire e rilanciare l’attività sportiva in Basilicata”.
Momenti di grande commozione durante la visione dei video celebrativi di Emma Schiavone e Donato Sabia al momento della consegna dei Discoboli d’oro alla memoria, due figure fondamentali per la rinascita e la crescita del comitato, esempi di umiltà e grande passione sportiva.
Durante il pranzo con volontari, rappresentanti del CSI nazionale e amici, si sono susseguiti interessanti interventi sulla crescita del Comitato, sui tanti progetti messi in campo e quanto c’è in cantiere. Presente inoltre mons. Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza, che ha raccontato le sue cinque esperienze olimpiche come cappellano della squadra azzurra.
Apr 05