Sono 88.173 i nuovi casi Covid nelle 24 ore in Italia, contro i 30.630 di ieri (dato come sempre condizionato dai pochi tamponi del post-weekend) ma soprattutto i 99.457 di una settimana fa, una riduzione su base settimanale dell’11%: serviranno altri giorni per capire se si scende dal plateau. I tamponi processati sono 588.576 (ieri 211.448), con un tasso di positività che sale dal 14,5% al 15%.
Aumentano i decessi, 194 (ieri 125): le vittime totali dall’inizio della pandemia superano quota 160mila, per l’esattezza 160.103.
In calo le terapie intensive, 12 in meno (ieri -6), con 57 ingressi del giorno, e scendono a 471. In leggerissima crescita invece, 5 unità in più, i ricoveri ordinari (ieri +224), 10.246 in tutto. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
E’ attesa a breve, nei prossimi giorni, una valutazione Ema-Ecdc sulla somministrazione di una quarta dose (o secondo richiamo, come viene chiamato a Bruxelles) dei vaccini anti-Covid. Lo apprende l’ Ansa da fonti europee. Secondo le informazioni raccolte, non si tratterà di una vera e propria raccomandazione valida per tutta l’Ue, ma di un parere scientifico sulla questione del secondo richiamo, basato sui dati disponibili, con le condizioni alle quali potrebbe essere o meno raccomandato. La richiesta del parere era venuta soprattutto da Italia e Germania durante il Consiglio salute della settimana scorsa.
Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo non sono più in vigore gli accordi che prevedevano prezzi calmierati per test antigenici e mascherine. Ma tamponi e mascherine continuano ad essere strumenti indispensabili, rispettivamente, per monitorare e prevenire i contagi da Covid-19. Per questo Federfarma sottolinea l’importanza di mantenere inalterate le condizioni economiche per la loro erogazione: “Sono convinto che anche in questo caso prevarrà il grande senso di responsabilità che le farmacie hanno già dimostrato fin dalle prime fasi buie di questa pandemia, quando hanno tempestivamente ampliato la gamma di servizi offerti per rispondere al meglio alle nuove esigenze di salute dei cittadini” afferma il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia.