Il ruolo assunto dalla Provincia nell’ambito delle azioni ufficiali messe in campo dall’Onu attraverso le sue diramazioni dell’ UNDRR (Ufficio per la riduzione dei rischi da disastri) e dall’UNECE (Commissione Europa Economica), è stato conclamato ed ufficializzato con la partecipazione al Forum degli Amministratori e delle Autorità Locali di Ginevra svoltosi nei giorni scorsi nella sede delle Nazioni Unite in terra elvetica.
Tra i relatori ufficiali, il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino che ha rimarcato come “Nell’ambito del mio mandato di governo abbiamo lanciato la costruzione della “Casa dei 100 Comuni” come grande azione di coordinamento istituzionale per guidare e assistere i 100 Comuni in molti compiti tra cui la riduzione e la gestione del rischio di disastri e lo sviluppo socio-economico sostenibile e resiliente, con una visione di area vasta ed una strategia multidisciplinare.
L’obiettivo principale – ha proseguito Guarino – è migliorare sempre più la sicurezza territoriale per creare nuove opportunità di sviluppo e crescita, anche incoraggiando e sostenendo percorsi simili in altri territori per affrontare la sfida globale delle comunità resilienti.
Per dare maggiore impulso alla propria azione, la Provincia di Potenza ha aderito con i suoi 100 Comuni alla Campagna delle Nazioni Unite sulle Città Resilienti “MCR2030” ed intende diventare un vero e proprio HUB della Resilienza territoriale”.
In questo modo, un territorio potenzialmente marginale e complesso come il nostro potrà entrare in reti di cooperazione sempre più ampie che possano aumentare le opportunità di investimento nella riduzione dei rischi di disastri condividendo esperienze e soluzioni operative”.
Quello che stiamo sperimentando fino ad oggi a livello locale è un impegno grande e fiducioso che, rafforzato da un sempre più ampio sostegno pubblico, produrrà risultati tangibili nel miglioramento della resilienza ai disastri.
“Un modello di Resilienza – ha precisato il Dirigente dell’Ufficio Pianificazione, l’ing. Alessandro Attolico – che intendiamo continuare a proporre alla nostra comunità locale:
1. Come tutti sappiamo, un disastro è il risultato di eventi innescati da rischi che superano la capacità del sistema locale di assorbirli prima che producano gravi conseguenze. Quanto più il sistema locale è “strutturalmente vulnerabile” tanto più è esposto alle gravi minacce di questi eventi.
2. Alla luce di ciò, da molti anni la Provincia di Potenza sta investendo nella prevenzione e mitigazione dei rischi e nell’inserimento delle relative politiche nei propri strumenti di pianificazione e coordinamento dello sviluppo territoriale. Negli ultimi 20 anni sono stati investiti diversi milioni di euro in interventi di riduzione del rischio di disastri.
3. La scelta di puntare sulla “prevenzione” deriva dai grandi disastri che abbiamo subito in passato, mentre la strategia di intervento ha come obiettivo una visione di sviluppo e di crescita locale che ci auguriamo si trasformi in “sostenibilità ambientale” ed “equità socio-economica”.
4. Tale strategia, – ha concluso Attolico – denominata #weResilient, coniuga politiche ed azioni di sviluppo sostenibile, riduzione del rischio di disastri e contrasto dei cambiamenti climatici”.
L’azione più importante è quella di aver instaurato con tutti i 100 Comuni provinciali una “condivisione di obiettivi” che ha portato alla costituzione di una rete istituzionale permanente per lavorare sulla prevenzione dei rischi di catastrofi e sullo sviluppo del socio-economico e culturale attraverso un processo di interazione multi-stakeholder e di coinvolgimento delle comunità.
“Prima di essere Presidente della Provincia, – ha detto nell’occasione Guarino – sono Sindaco di un piccolo Comune della regione Basilicata, denominato Albano di Lucania, che conta circa 1.400 abitanti, dislocati in un territorio diffuso e montano, dove i collegamenti con le maggiori infrastrutture e servizi sono generalmente governati dalla viabilità provinciale cosiddetta “minore”.
Nella sola provincia di Potenza 85 Comuni su 100 hanno queste caratteristiche di “città secondarie”, mentre in Italia si contano più di 5.500 Comuni con meno di 5.000 abitanti in condizioni similari sugli 8.000 totali”.
Quali sono stati gli impatti del Covid-19? Dopo 2 anni di emergenza, ora possiamo contare gli effetti reali.
Quasi il 20% della popolazione è stata colpita dalla infezione.
Nella primissima fase dell’emergenza, all’inizio del 2020, la confusione era grande: la gestione dell’emergenza, sia dal punto di vista sanitario che logistico, è stata il problema principale. Come quello nazionale, l’esistente piano sanitario regionale non prevedeva numeri così grandi per la gestione di una siffatta crisi.
Per far fronte alle difficoltà, si richiedeva al territorio un’azione diversa e più localizzata. Una assistenza puntuale e continua, definita “assistenza sanitaria di prossimità”, da fornire a ciascun cittadino. Questo è ciò che noi, come Sindaci, siamo stati chiamati a fornire all’unità regionale e nazionale di gestione della crisi Covid-19.
Nella provincia di Potenza, i Sindaci sono stati supportati da una forte azione di coordinamento fornita dalla stessa amministrazione provinciale che ha assicurato l’assistenza continua necessaria.
Questo è il modello di Resilienza che intendiamo continuare a proporre alla nostra comunità locale.
Prossimo appuntamento in Basilicata, il 28 e 29 Aprile con il progetto INNOVAGRO (sviluppo turismo sostenibile ed Agrofood) e la partecipazione di delegazioni provenienti da Grecia, Slovenia, Croazia, Unibas, CIA Puglia.