“Il decreto sull’agrivoltaico rischia di penalizzare il Sud e di redistribuire i fondi del Mezzogiorno al Nord, violando la clausola del 40% dei fondi PNRR riservati al Sud. Per questo ho scritto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski e per conoscenza al Presidente Antonio Tajani per richiedere una sua modifica”.
Lo ha reso noto il senatore di Forza Italia Saverio De Bonis.
“Nel decreto del 25 marzo scorso – spiega il senatore nella lettera – sono destinati 1,5 miliardi di euro del PNRR al cosiddetto Parco Agrisolare, ossia a impianti fotovoltaici su edifici produttivi nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo. Il 49% di queste risorse è riservato a progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ma se consideriamo che l’agricoltura del Nord può contare su impianti zootecnici più grandi del 70/80% di quelli presenti in Italia va da sé che le opportunità si riducono in partenza proprio per le regioni del Sud, nonostante siano le più ricche di energia solare”.
“Per questo – conclude De Bonis – ho chiesto alla Commissione di intervenire per fare in modo: che le risorse siano territorializzate e compensate nella macroregione del Sud; che la misura approvata offra la possibilità di investire su fonti rinnovabili alternative (eolico, idroelettrico, idrogeno verde) nelle stesse regioni del Mezzogiorno; che la misura non sia riservata all’autoconsumo ma anche alla vendita di energia, consentendo che siano installati pannelli anche su edifici di un allevamento cessato o su un capannone agricolo fermo, anche al Sud; che la misura approvata sia preclusa per le aziende agricole che abbiano già beneficiato di risorse pubbliche e investito su impianti di biogas”.