Il 17 marzo scorso aveva portato via 2 mila euro dal supermercato Crai di Bernalda. Ma grazie alle telecamere a circuito chiuso presenti all’interno della struttura commerciale e quelle installate all’esterno i Carabinieri sono riusciti ad individuare l’autore della rapina: si tratta di un giovane di 25 anni che è stato arrestato dai Carabinieri. Il giovane aveva fatto irruzione nel supermercato a volto coperto da un cappello e da uno scaldacollo e aveva minacciato la cassiera con una pistola per farsi consegnare il denaro.
L’ordinanza odierna scaturisce da una complessa attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia dei Carabinieri di Pisticci, supportati fattivamente in fase esecutiva dal Nucleo Cinofili di Tito Potenza, posta in essere dagli investigatori ed avviatasi a seguito della rapina che destò un certo timore tra gli avventori presenti all’interno del supermercato alle fasi cruenti della rapina ed in particolare nei confronti della cassiera che consegnò la somma di euro 2.000, contenuta all’interno della cassa, sotto la minaccia della pistola impugnata dal rapinatore travisato.
Le investigazioni consentivano di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’odierno arrestato, grazie agli innumerevoli accertamenti ed esperimenti esperiti mediante una pregevole di varie attività di tecnica investigativa.
Al giovane arrestato, nel corso dell’operazione condotta dai Carabinieri, sono stati sequestrati anche gli indumenti e gli accessori indossati al momento della rapina. Dopo le formalità di rito il rapinatore è stato trasferito nel carcere di Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Colpi di pistola sparati in una casa rurale nella quale si trovava un anziano di 71 anni: l’episodio è avvenuto nella serata di martedì 15 maggio in una zona di campagna di Policoro, sulla strada che porta a Tursi, centro del materano. Per fortuna i proiettili non hanno colpito le zone vitali dell’anziano, che vive da solo dopo aver perso la moglie. I Carabinieri sono al lavoro per individuare il responsabile dell’irruzione e il movente che avrebbe provocato questo atto criminale.