Lunedì 11 aprile 2022 nella sala del Centro “Padre Minozzi” di Policoro alle ore 19.00, è stato presentato il libro di Leonardo Giordano “Sovranità Italiana. Il cammino di un’idea da Virgilio ai nostri giorni” edito da Giubilei-Historica Edizioni.
Vincenzo Viti, consigliere di amministrazione dello Svimez, e Nicola Buccico, già componente del CSM e sindaco di Matera, hanno recensito il libro di Leonardo Giordano. Il dibattito è stato introdotto e moderato dal giornalista e commentatore Pino Suriano il quale ha colto lo sforzo dell’autore di individuare quello che può considerarsi il “nocciolo duro” dell’identità italiana e di costruire un repertorio di figure e di temi che sulla tutela di questa identità abbiano avuto molto da dire. Vincenzo Viti ha sottolineato come nel saggio “Sovranità Italiana. Il cammino di un’idea da Virgilio ai nostri giorni” l’autore abbia con snellezza stilistica ma, con solidi riferimenti bibliografici, ricostruito una sorta di Pantheon dei precursori del “sovranismo” mai scadendo in una versione becera e gridata di questo approccio politico. Ha ovviamente ribadito che il proprio Pantheon culturale non ha tanto a che fare con il novero di autori trattati nel saggio di Giordano, se non per la presenza di Enrico Mattei, captato in questo ambito con una specie di “appropriazione indebita”. Nicola Buccico ha invece sostenuto che nel libro si trovano trattati, quasi fossero “sovranisti”, personaggi che appartengono alla tradizione conservatrice italiana, come Vincenzo Cuoco e Gioacchino Volpe e che difficilmente avrebbero accettato la definizione di “precursori” o “anticipatori” del sovranismo.
L’autore, Leonardo Giordano, ha affermato nelle conclusioni che <<Il libro si occupa di “sdoganare” espressioni come “sovranità nazionale” e “sovranismo” rispetto ad un’opera di demonizzazione che ne è stata fatta. L’atteggiamento di approvazione e di tutela della sovranità nazionale, e di quella italiana, in particolare, ha riguardato – ha dichiarato Leonardo Giordano – intellettuali e pensatori di esperienze diverse e dalle estrazioni ideologiche e culturali tra le più disparate. Queste loro posizioni di appassionata difesa e tutela dell’identità nazionale italiana, che comporta il mantenimento di un sostenibile grado di sovranità al fine di garantire al popolo italiano il diritto e la libertà di espressione di quella che è l’essenza e la sostanza della propria tradizione culturale, religiosa e politica, non possono essere confuse con un “sovranismo” d’accatto, becero, aggressivo e irrazionale. Credo di essere riuscito almeno a dimostrare che la difesa della sovranità nazionale e popolare abbia radici remote e nobili che possono ancor alimentare con linfa vitale l’esserci con dignità ed orgoglio della nostra Nazione nel novero delle nazioni europee ed occidentali.>> Nel corso della serata non sono mancati anche riferimenti ai fatti attuali e alle vicende belliche in Ucraina.
“Senza dubbio è stato un importante spazio di elaborazione culturale, l’incontro per la presentazione del libro di Leonardo Giordano, Sovranità Italiana, edito da Historica, avvenuto alla presenza di due recensori di qualità quali Vincenzo Viti ex parlamentare lucano e attuale consigliere della Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) e, dal già senatore e componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura, avvocato Emilio Nicola Buccico”.
Lo dichiara Pino Giordano dell’Ugl Matera a fine dell’incontro del Circolo Culturale L’Arco svoltosi nel Centro Minozzi di Policoro moderato da Pino Suriano.
“Per l’Ugl Matera, riscoprire il senso della sovranità attraverso un pantheon così ricco e variegato, come quello proposto da Giordano, non può che ampliare la coscienza di un pensiero che può dare all’Italia e alla nostra Regione. Tra i temi richiamati anche il Made in Italy, come valore da promuovere e tutelare da una globalizzazione selvaggia e improduttiva, per difendere le eccellenze e le conseguenti ricadute lavorative che ne derivano. È per l’Ugl Matera, sicuramente il momento di cominciare ad indirizzare le scelte politiche dei prossimi mesi, dei prossimi decenni, verso soluzioni economiche e sociali che permettano ai ceti medi e piccoli, ai produttori, ai lavoratori ed ai giovani, ovvero le prime vittime della concorrenza globale, di sfuggire dal baratro nelle nuove povertà. Insorge il bisogno di riacquistare ampie sezioni, per dire, di sovranità. Un Paese deve essere in grado di tutelarsi, di imporre il tanto discusso ma indispensabile interesse nazionale. Complicata la situazione del lavoro, delle imprese dove il reddito di cittadinanza ha reso deprimente l’imprenditorialità. Nella nostra Regione – conclude il sindacalista dell’Ugl Giordano – stiamo assistendo inermi ad una desertificazione del territorio, dove la grave tassazione ed il sostegno ai passivi (reddito di cittadinanza, casse integrazioni di vario genere) accrescono il disavanzo e spingono le imprese a delocalizzare. Occorre, quindi, un’inversione di tendenza. Per questo, è necessario, anche in ambito regionale, un governo autorevole e stabile, che sappia porsi come serio interlocutore nel rapporto con i cittadini: serve una rivoluzione di carattere culturale che ponga il tema dell’occupazione giovanile al centro dello sviluppo economico del sistema-Regione”.