È stato formalizzato e ufficializzato un accordo triennale tra le materane Strane Nuvole – associazione di promozione sociale della cultura del fumetto – e Società Cooperativa Synchronos che gestisce tre realtà museali della città lucana di Matera: Cripta del Peccato Originale, MUSMA e Casa Ortega.
L’accordo rappresenta un’occasione importante per la città perché prevede almeno un evento/mostra/progetto culturale per i prossimi tre anni proprio negli spazi di Casa Ortega.
Lo spazio ben si coniuga con la nona arte ed è in questi spazi che Strane Nuvole e Synchronos co-organizzeranno d’ora in avanti eventi e mostre.
Nello specifico, si tratta di portare all’attenzione dei cittadini, “temporanei e non”, artisti e artiste dell’illustrazione e del fumetto di rilevanza nazionale. Entrambe focalizzate sulla narrazione, l’accordo va a sommarsi, anzi ad amalgamarsi, al percorso intrapreso con passione e professionalità da Strane Nuvole, impegnata nel territorio con uno sguardo aperto al fuori.
Il primo evento in arrivo a Casa Ortega è la mostra LE articolo AUTOdeterminativo con opere di undici fumettistə del collettivo Moleste dal 6 al 31 maggio.
Stefania Clemente
“Il primo esperimento espositivo con la Mostra “Suggestioni, la Divina Commedia illustrata” realizzato in collaborazione con Round Robin Editrice alla fine del 2021 ha rivelato grande interesse da parte di cittadini, visitatori e turisti rispetto alle esposizione di opere a fumetti. D’altronde, la nona arte sta vivendo un momento di grande vivacità e i fumetti sono tra le mani dei lettori di tutte le fasce d’età. Strane Nuvole sta portando la cultura del fumetto a Matera e lo sta facendo in diversi modi – corsi, laboratori, eventi – e le mostre contribuiscono ad avvicinare sempre più i materani a questo media. La collaborazione con la Cooperativa Synchronos e la possibilità di esporre negli spazi di Casa Ortega ci rende felici e orgogliosi e ci induce a progettare sempre con maggiore entusiasmo.”
Simona Spinella
“José Ortega diceva di sé “In principio ero un disegnatore che per guadagnarsi da vivere aveva intrapreso la strada della pubblicità. Così, man mano che crescevo come disegnatore, si rafforzava in me sempre più la strada come artista, ed è quando sono stato in prigione che ho deciso davvero di abbandonare la decorazione e la pubblicità e fare il pittore”.
Nelle parole di Ortega si ritrovano due elementi fondamentali della sua arte: la libertà e l’urgenza espressiva determinatesi quando da ragazzo disegnava manifesti, affissi poi sui muri di Madrid.
Jugliaria, Equipo 57, Estampa Popular sono i collettivi di artisti, uniti dall’impegno politico contro il franchismo e il fascismo, di cui Ortega è stato fondatore e membro attivo.
Un aspetto questo che mette indubbiamente in relazione gli spazi di narrazione (bassorilievi) di Ortega con le undici opere del collettivo Moleste, un’azione di public art nata tra le strade di Bologna volta ad affermare il diritto di essere ascoltate e di essere prese sul serio da colleghi e amici. Come lo stesso collettivo scrive “Non siamo solo “molestate”. Siamo più di questo.”