DIABETE: 1 PERSONA SU 5 IN BASILICATA IN CONDIZIONE DI DIABETE O PRE-DIABETE
OBESITA’ E MANCANZA DI MOVIMENTO LE PRINCIPALI CAUSE
Esperti a confronto per due giorni a Matera per fare il punto sulla pandemia di diabete
Necessario un approccio “multidimensionale” basato sul controllo del peso attraverso corretta alimentazione, attività fisica e terapia farmacologica
Oltre 80 diabetologi provenienti da tutte le regioni italiane si riuniranno per due giorni a Matera per fare il punto sull’epidemia diabete e discutere delle principali novità nella gestione e nel trattamento della patologia, in un MasterCourse organizzato con il sostegno di Novo Nordisk. Una persona su cinque in provincia di Matera e in tutta la Basilicata si trova infatti in una condizione di diabete o pre-diabete e se il tasso di prevalenza (la fotografia) del diabete “noto” è del 4,0%, in uno studio condotto alcuni anni fa in collaborazione con i medici di famiglia su 4.000 residenti fra 45 e 60 anni, la prevalenza del diabete “non noto” è risultata pari al 3,1%. Nella stessa popolazione la percentuale di soggetti con anomala glicemia a digiuno (IFG) è risultata pari al 15.8%.
Diverse le cause: prima fra tutte l’aumento di casi di obesità e sovrappeso in una regione in cui il consumo di cibo è spesso eccessivo ed esiste una scarsa propensione all’attività fisica. “In media il 41% della popolazione italiana non pratica sport o attività fisica ma in Basilicata la percentuale di cittadini sedentari ammonta addirittura al 52%” afferma il Dott. Angelo Venezia Direttore UOC di Diabetologia, malattie metaboliche ed endocrine dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e Presidente della Sezione Basilicata della Societa’ Italiana di Diabetologia. “Inoltre, studi sui consumi alimentari, condotti in particolare nei bambini, mostrano differenze significative rispetto ai livelli raccomandati di nutrienti con aumento della quota di grassi”.
Diabete, obesità ma anche rischio cardiovascolare: questi i principali temi dell’incontro scientifico di Matera.
“E’ ormai riconosciuto come obesità e diabete coesistano e per questo è necessario adottare un approccio multidimensionale che tenga in considerazione i diversi aspetti legati alla patologia e agisca sul peso” spiega il Professor Francesco Giorgino, Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università di Bari e Direttore U.O. Complessa di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Università Policlinico di Bari e coordinatore del MasterCourse in programma a Matera. “Oltre all’obesità, un altro elemento da tenere ben presente è la gestione del rischio cardiovascolare. Vi sono diverse acquisizioni scientifiche che confermano il rapporto della iperglicemia con il rischio cardiovascolare nella popolazione diabetica: le persone con diabete di tipo 2 hanno un rischio fino a 2-3 volte superiore di avere un evento cardiovascolare”.
“Il diabetico è come un giocoliere che gioca contemporaneamente con tre palline: i farmaci, l’alimentazione e l’attività fisica” afferma il dott. Angelo Venezia, direttore UOC di diabetologia dell’Ospedale di Matera “I farmaci riducono la glicemia, l’alimentazione tende ad aumentarla, l’attività fisica la riduce: il bravo diabetico è un giocoliere che riesce a non far mai cadere le tre palline”.
E se il controllo del peso e del rischio cardiovascolare è la chiave per gestire il diabete con successo, anche la terapia insulinica offre oggi un’arma in più. Anche la Basilicata sarà infatti parte dello studio osservazionale internazionale SOLVE™ (Study of Once-daily LeVEmir) che ha l’obiettivo di misurare nella vita reale l’efficacia dell’insulina detemir come terapia insulinica iniziale per la gestione del diabete di tipo 2. “L’aspetto innovativo dell’insulina detemir risiede proprio in una sua caratteristica che la distingue da altri analoghi dell’insulina: l’effetto di indurre un minor aumento del peso corporeo a parità di efficacia sul controllo glicemico,” sottolinea il dott. Venezia.
Lo studio SOLVE, promosso da Novo Nordisk, coinvolge circa 14.000 persone diabetiche di tipo 2 in 9 Paesi. L’Italia parteciperà con 4.000 pazienti reclutati anche in Basilicata dove sono 3 i centri di diabetologia coinvolti sul territorio regionale.
Lo studio potrà mettere in luce come anche nella vita reale e su un grande numero di persone l’azione combinata di una insulina come detemir, che ha un effetto positivo sul peso, e degli altri due elementi della “triade terapeutica”, alimentazione corretta ed attività fisica, possa consentire un maggiore effetto benefico sul controllo della glicemia e del peso e quindi una migliore gestione del diabete e dei rischi ad esso associati.
Intervista con il Dott. Angelo Venezia
Direttore UOC di Diabetologia, Malattie Metaboliche ed Endocrine
dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera
e Presidente della Società Italiana di Diabetologia – sezione Basilicata
? Il diabete assume in tutto il mondo dimensioni sempre più preoccupanti, qual è la situazione della Basilicata? Qual è l’incidenza di questa patologia nella regione?
Una persona su cinque in provincia di Matera si trova in una condizione di diabete e/o pre-diabete e il dato può senz’altro essere esteso a tutta la Basilicata.
Il tasso di prevalenza (la fotografia) del diabete “noto” è del 4,0% , mentre in uno studio condotto alcuni anni fa in collaborazione con i medici di famiglia su 4.000 residenti fra 45 e 60 anni, la prevalenza del diabete “non noto” è risultata è risultata a Matera e provincia pari al 3,1%.
Nella stessa popolazione la percentuale di soggetti con anomala glicemia a digiuno (IFG) è risultata pari al 15.8%. Il tasso di incidenza (n. di nuovi casi per anno) del diabete di tipo 1 è attestato su una media di 14 casi per 100.000 per anno, mentre l’incidenza del diabete di tipo 2 ammonta a 164 nuovi casi per 100.000 per anno. Queste cifre sono state ricavate dalla Banca Dati Informatizzata dell’UOC di Diabetologia di Matera operativo dal 1980 presso l’Ospedale di Matera.
? Quali sono le cause della pandemia di diabete in Basilicata?
Se il 41% della popolazione italiana non pratica sport e non fa alcuna attività fisica, in Basilicata la percentuale di cittadini sedentari ammonta addirittura al 52%. Studi sui consumi alimentari, condotti in particolare nei bambini, mostrano differenze significative rispetto ai livelli raccomandati di nutrienti con aumento della quota di grassi. L’aumento della prevalenza dell’obesità è associata all’aumento del diabete nella popolazione.
? Cosa si intende per approccio “multidimensionale” al diabete? Quali aspetti bisogna considerare nella gestione di questa patologia?
Da molti anni nella pratica clinica quotidiana ci avvaliamo dell’esperienza di uno psicologo, questo perché nelle gestione di una malattia cronica come il diabete non è sufficiente considerare solo la dimensione medica (biologica), ma altrettanto fondamentali risultano le dimensioni psicologica e sociale. La correzione di una “iperglicemia” passa sempre attraverso la identificazione e la rimozione di fattori ambientali, relazionali , economici, culturali, psicologici. L’educazione terapeutica ed il lavoro del team costituiscono gli strumenti più idonei da valorizzare nella gestione del diabetico, giorno dopo giorno, per migliorare la qualità di vita e per realizzare il buon compenso del diabete.
? Cosa si intende per “triade terapeutica”?
Il diabetico è come un giocoliere che gioca contemporaneamente con tre palline: i farmaci, l’alimentazione e l’attività fisica. I farmaci riducono la glicemia, l’alimentazione tende ad aumentarla, l’attività fisica la riduce : il bravo diabetico è un giocoliere che riesce a non far mai cadere le tre palline.
? Alcune insuline possono avere l’effetto di aumentare il peso corporeo del paziente, incidendo negativamente sulla compliance, sulla psicologia e sulla condizione fisica di pazienti spesso già in sovrappeso. Non è il caso dell’insulina detemir: ci spiega perché, che caratteristiche ha?
Numerose evidenze in letteratura, e la nostra esperienza concorda con esse, indicano l’efficacia dell’insulina determir nel controllo glicemico del diabete di tipo 2 con una caratteristica unica ed originale, non posseduta da altre insuline: il mancato incremento ponderale.
? Quali sono le sfide nell’assistenza diabetologica sul territorio della Regione?
L’assistenza diabetologica in Basilicata, una regione di 600.000 abitanti, è stata erogata storicamente negli ultimi trent’anni dagli ospedali, unici presidi a salvaguardia della salute dei cittadini. Da qualche anno è in atto un processo di razionalizzazione del Servizio Sanitario Regionale e da alcuni mesi le aziende sanitarie sono state ridotte da cinque a due. Si stanno delineando così nuovi scenari che impongono in tempi brevi l’implementazione di processi decisionali per risolvere le numerose e complesse problematiche in ordine all’assetto strutturale e organizzativo delle funzioni territoriali e dell’assistenza ospedaliera. La cronicità in particolare richiede un diverso approccio, un diverso processo di cura, un diverso percorso di terapia, una diversa gestione; la territorializzazione dell’assistenza diabetologica è uno degli obiettivi che sulla base degli indirizzi regionali devono essere realizzati assieme alla gestione integrata che è l’unica risposta che può evitare gli effetti deleteri di un dualismo ospedale-territorio.
? Perché il Master Course di Matera è importante?
La regione Basilicata è priva di una Facoltà di Medicina per cui la formazione post-universitaria dei medici lucani avviene da sempre in sedi lontane. Lo svolgimento di un Master residenziale a Matera con la presenza dei massimi esperti della diabetologia italiana è una occasione storica e straordinaria per i diabetologi lucani.
L’impegno di Novo Nordisk per la formazione degli specialisti
Novo Nordisk, da sempre in prima linea nella cura del diabete accanto ai diabetologi italiani, ha avviato da diversi anni un programma di collaborazione scientifica con alcuni dei centri universitari di riferimento per lo studio di questa patologia, per sostenere la formazione degli specialisti che si occupano di diabete e favorire lo scambio di informazioni ed esperienze.
Negli ultimi anni, la “pandemia” di diabete ha raggiunto una soglia di attenzione molto alta presso il mondo scientifico e le istituzioni nazionali ed internazionali fino alla emanazione della risoluzione del’ONU nel novembre 2007.
Parallelamente la ricerca scientifica sui meccanismi di evoluzione di questa patologia e sulla scoperta di nuovi farmaci ed approcci terapeutici ha reso necessario un aggiornamento sempre più frequente e di alto livello scientifico per il personale medico in prima linea nella cura della persona con diabete.
Nel 2009 Novo Nordisk ha promosso la realizzazione di 5 eventi formativi ECM chiamati Master Courses, organizzati in collaborazione con le università di Catania, Padova, Bari, con la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) e il gruppo di studio interassociativo SID/AMD Diabete e attività fisica.
Ciascun evento affronta una prima parte dedicata all’aggiornamento generale sulla patologia e sulle nuove evidenze cliniche e scientifiche per poi affrontare alcuni ambiti specifici della patologia diabetica, approfondendone gli aspetti legati alla terapia e alla qualità di vita di diverse tipologie di persone con diabete.