La Asp di Potenza al servizio dell’utenza con la campagna informativa denominata “Salt Awareness Week”- “Meno Sale e Più Gusto”, resa possibile grazie al lavoro sinergico di WASSH (World Action on Salt, Sugar &Health) e SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) che in Basilicata ha visto in prima linea l’impegno del nutrizionista Nicola Giordano, coordinatore regionale SINU e operante presso l’Unità Operativa di Diabetologia ed Endocrinologia dell’Azienda Sanitaria potentina.
L’appuntamento informativo e divulgativo si è reso necessario per sensibilizzare la popolazione locale rispetto ai danni derivanti dall’eccessivo uso di sale nella propria alimentazione, che deve essere corretta e basata sull’attuazione di un sistema dietetico che ne preveda un uso limitato.
Fondamentale, soprattutto in aree interne come le nostre- spiega Giordano- “utilizzare almeno il sale iodato che limita l’insorgenza del gozzo, legato proprio alla carenza di iodio e che porta ad un’elevata ed endemica indicizzazione di patologie tiroidee”.
Nel corso della campagna di sensibilizzazione è stato spiegato agli utenti lucani che l’uso smodato di sale può determinare aumento dei valori pressori e di conseguenza incidere sull’insorgenza progressiva di malattie cardiovascolari: la diretta conseguenza è una incidenza degli ictus e dimalattie cardiache.
Stando ai parametri dettati dall’Oms,invece, la riduzione del sale limita del 25% le morti per ictus e del 20% la mortalità causata da patologie cardiovascolari.
“Meno sale più salute- dice ancora il Dottor Giordano- non è solo una campagna informativa, ma è un lasciapassare per intraprendere uno stile alimentare più sano che deve riguardare tutte le fasce d’età, dalla pediatrica alla adulta, garantendo la naturalità e la stagionalità del prodotto e prestando attenzione all’etichettatura che è la carta di identità di ciò che mangiamo”.
La sana alimentazione, oltre a limitare l’utilizzo di sale e prodotti raffinati, prevede anche il binomio imprescindibile tra ciò che si mangia e l’attività fisica a cui occorre- secondo le indicazioni dell’Oms- sempre dedicare almeno 150 minuti settimanali di attività aerobica di intensità moderata.
“Ottimi- conclude Giordano- i riscontri da parte dell’utenza non solo afferente all’UnitàOperativa di Endocrinologia e Diabetologia diretta dal Dottor GiuseppeCitro, ma dell’intero Poliambulatorio “Madre Teresa di Calcutta” a cui è stato spiegato che lo iodio non si assimila mediante l’aria che respiriamo, ma introducendo cibi che ne siano
altamente ricchi come i prodotti ittici, le uova, il latte e la carne. Il consiglio è di sostituire il sale con lespezie che senz’altro rendono più gustosa una pietanza,contribuendoanche alla limitazione dell’uso del sale e rappresentando un vero toccasana alimentare>>.
Il Direttore Generale della Asp di Potenza, Giampaolo Stopazzolo, che già da giovane laureato e specializzando in Gastroenterologiaorganizzava nel 1984 il convegno sulla “corretta alimentazione come prevenzione delle malattie“, si dice <<entusiasta della campagna svolta in Asp perché è di fondamentale importanzasensibilizzare il cittadino utente ad una sana e corretta alimentazione, portando avanti una tematica ancora attuale che risente dell’uso smodato di cibi raffinati ed industriali che hanno preso il sopravvento su quelli tradizionali e naturali”.