Sono 27.214 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 18.389 di ieri e, soprattutto, gli 83.643 di martedì scorso. I tamponi processati sono 174.098 (ieri 105.739) per cui il tasso di positività scende dal 17,4% al 15,6% (-1,8%).
I decessi sono 127 (ieri 79): il numero totale delle vittime dall’inizio della pandemia diventa 161.893. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Le terapie intensive salgono di 11 unità (ieri +8) e sono 422 in tutto con 38 ingressi del giorno; i ricoveri aumentano di 274 (ieri +182) per un totale di 10.214.
Iss,in 6 mesi due ondate: picco a gennaio e minore a marzo
I dati ottenuti da circa 4000 campioni di acque reflue urbane prelevati in tutta Italia “rispecchiano i dati clinici” e mostrano “due ondate osservate nel periodo di sei mesi: una più grande con un picco a gennaio e una più piccola a marzo”. In particolare, “a marzo 2022, è stata segnalata una nuova ondata, ma meno significativa della precedente, andata di pari passo a un nuovo aumento dei contagi, forse associato alla variante Omicron BA.2”. A raccontare l’evolversi dell’epidemia Covid sono i dati del Sistema nazionale di Sorveglianza ambientale del Sars-CoV-2, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Il sistema è attivo da ottobre 2021, vede coinvolte 19 Regioni e Province Autonome e circa 40 laboratori che monitorano oltre 150 impianti di depurazione in tutta Italia. Finora sono stati analizzati 3.797 campioni di acque reflue e l’84,6% ha mostrato la presenza di Rna del SARS-CoV-2.
La presenza è stata bassa ma in graduale aumento dall’inizio di ottobre fino a metà dicembre. Nell’ultima settimana di dicembre è stato osservato un forte aumento, protrattosi fino a metà gennaio. Successivamente, sono diminuite fino a fine febbraio quando è stato documentato un nuovo aumento (moderato rispetto al precedente), che ha raggiunto il picco alla fine di marzo. Infine, si è assistito a una diminuzione nell’ultima settimana di marzo.
I dati, spiega l’Iss, “hanno mostrato variazioni significative nell’arco dei primi 6 mesi di sorveglianza, mostrando due picchi caratterizzati da notevole e rapida crescita, uno maggiore a gennaio e uno minore a marzo, in corrispondenza delle due ondate di diffusione della variante Omicron documentate negli stessi mesi, confermando la capacità del monitoraggio sulle acque reflue di descrivere l’evoluzione dell’epidemia”.
Green Pass falsi: altri 42 indagati in Trentino
Ci sono altre 42 persone indagate in Trentino nell’ambito dell’inchiesta sui Green Pass falsi che lo scorso gennaio ha portato i carabinieri e la finanza ad indagare un infermiere libero professionista di 46 anni e altre quattro persone che – secondo le accuse – si prestavano a falsificare gli esiti dei test per la diagnosi dell’infezione da Covid-19 eseguiti presso due centri – da loro gestiti – a Pergine Valsugana e a Trento.
A gennaio erano stati sequestrati anche 120.000 euro e a febbraio erano state indagate altre 44 persone. Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Trento hanno notificato ai nuovi indagati gli avvisi di garanzia per concorso in corruzione, falso ideologico e accesso abusivo a sistema informatico.
Omicron: vaccino protegge bambini e adolescenti da ricovero
Il vaccino della Pfizer riduce di due terzi le ospedalizzazioni nei bambini colpiti dalla variante Omicron e riduce il rischio di malattia grave negli adolescenti colpiti sia dalla variante Omicron sia con la Delta. Lo indica lo studio multicentrico pubblicato sul New England Journal of Medicine e coordinato da esperti del Lurie Children’s Hospital of Chicago.
E’ emerso che nei bambini dai 5 agli 11 anni il vaccino di Pfizer-BioNTech a Rna messaggero (mRNA) riduce del 68% il rischio di ricovero durante l’ondata dominata da Omicron. Inoltre l’efficacia del vaccino contro l’ospedalizzazione per Covid-19 negli adolescenti di 12-18 anni è passata dal 92% quando la variante Delta era dominante (luglio-dicembre 2021) al 40% durante il periodo di prevalenza della variante Omicron.
Agenas, occupazione reparti sale in 10 regioni Stabile in Italia a 15%
È stabile al 15% l’occupazione dei reparti di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid in Italia (un anno fa era al 36%) ma, nelle ultime 24 ore, cresce in 10 regioni: Abruzzo (al 23%), Basilicata (26%), Calabria (29%), Emilia Romagna (15%), Marche (19%), Pa Trento (12%), Piemonte (11%), Toscana (14%), Valle d’Aosta (13%) e Veneto (11%). È stabile, in Italia, anche l’occupazione delle terapie intensive al 4% (un anno fa segnava il 36%) e nessuna supera oggi la soglia del 10%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 18 aprile 2022, che evidenziano, negli ultimi giorni, un andamento altalenante in molte regioni.
Aifa, 134mila reazioni a vaccini su 135 milioni dosi
“Nel periodo tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso sono pervenute 134.361 segnalazioni su un totale di 135.849.988 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 99 ogni 100.000 dosi), di cui l’82,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi corrispondono al 17,8% del totale, con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate”. E’ quanto emerge dall’undicesimo rapporto Aifa sui vaccini anti Covid.
Nella fascia di età 5-11 anni risultano inserite complessivamente 439 segnalazioni – circa lo 0,3% delle segnalazioni totali – per il vaccino Comirnaty (Pfizer), l’unico attualmente utilizzato in questa fascia di età, con un tasso di segnalazione di circa 21 casi ogni 100.000 dosi
I tassi di segnalazione di sospette reazioni avverse ai vaccini anti Covid per la seconda dose sono inferiori a quelli relativi alla prima e ancora più bassi per la terza dose. La popolazione esposta alla quarta dose è ancora limitata.