Era particolarmente attesa la conferenza stampa annunciata dalla società Matera 90 srl per illustrare il progetto, presentato al comune di Matera, a valere sul “Piano Nazionale di Edilizia Abitativa” (D.P.C.M. 16 luglio 2009), riguardante l’area di località San Francesco a Matera. Ad attendere i giornalisti presso l’hotel del campo ci sono l’architetto Amerigo Restucci, “garante del progetto” e l’ingegnere Daniele Tagliente, in rappresentanza della società Matera 90 srl. Una conferenza stampa che arriva dopo la polemica mediatica provocata da un srevizio trasmesso nella scorsa settimana da Trm che contestava al sindaco Buccico la decisione di “by-passare” il consiglio comunale adottando una delibera in giunta adottata in assenza di un regolamento urbanistico o di un piano strutturale. La risposta del primo cittadino, che due giorni più tardi ha rassegnato le dimissioni da sindaco della città di Matera, non si è fatta attendere e nonostante la nuova replica a firma del caporedattore della tv locale trm Sergio Palomba il sindaco ha preannunciato il ricorso all’autorità giudiziaria per per stabilire la verità dei fatti contestati. La conferenza stampa è stata proposta dalla società Matera 90 anche per fare chiarezza sulla bontà del progetto che aderisce al piano nazionale di edilizia abitativa ma una delegazione di Legambiente guidata da Pio Acito preferisce irrompere nella sala dell’hotel del campo e protestare con messaggi molto forti senza nemmeno aspettare le dichiarazioni dei relatori. In un cartellone con un triangolo rosso c’è scritto: “Attenzione colate di cemento, la città è sotto la mafia in crescita”. Sale la tensione. E l’architetto Restucci risponde secco a Pio Acito: “Quel termine non lo concedo ne a te ne agli altri”. In sala c’è anche l’assessore ai Sassi Francesco Saverio Acito ma la protesta di Legambiente convince il vice-sindaco a rinunciare alla conferenza stampa. Restano invece al proprio posto Antonella Guida, assessore comunale all’Urbanistica ed Emanuele Nicoletti, assessore comunale alla Cultura.
Si può finalmente cominciare e tocca al presidente di Matera 90, l’ingegnere Daniele Tagliente, spiegare il progetto della “new town in località San Francesco, zona in prossimità del rione Agna di Matera. “Lo strumento del DPCM 16 luglio 2009 è uno strumento straordinario della durata temporale ristretto a 180 giorni. In questi giorni i soggetti pubblici e privati possono presentare progetti alla Regione e al Ministero, per il tramite degli Enti Locali. Questi progetti devono contenere la prerogativa di garantire una casa a tutti i ceti sociali e il Piano prevede 284 alloggi sociali di cui il 45% pari a 130 in proprietà a prezzi inferiori a 1000 euro al metro quadro, il 35% in fitto a dieci anni con possibiltà di riscatto per appartamenti di 75 mq a 200 euro al mese e il restante 20% in affitto a 25 anni per un appartamento di 75 mq a circa 170 euro al mese. Per garantire questi prezzi il soggetto promotore acquisisce la possibilità di realizzare 255 alloggi privati. Inoltre il Promotore si obbliga a realizzare tutte le infrastrutture, strade, parcheggi e servizi di quartiere e territoriali quali “albergo”, “centro servizi”, “centri sportivi”, “il parcheggio di scambio per la metropolitana” e il parco pubblico. Un progetto che non prevede alcun contributo dello Stato.
Come si può realizzare il progetto? “Attraverso la realizzazione di fondi immobiliari di tipo chiuso gestiti da SGR (Società di gestione del Risparmio) che avranno il supporto di Primari Istituti bancari e della Cassa Depositi e Prestiti. L’approvazione del progetto- sottolinea l’ingegnere Tagliente- coinvolgerà il Comune in maniera attiva sia in fase di adozione sia in fase di ratifica. Il Consiglio Comunale inoltre, avrà la facoltà di non adottarlo e non ratificarlo”.
Il Comune come ha recepito il vostro progetto?
“ In questa fase la società ha semplicemente consegnato un progetto che rispetta i requisiti della Legge nazionale chiedendo al Comune di trasferire il progetto a Regione e Ministero che adesso dovranno fare una valutazione tecnica e finanziaria. A valle di questa valutazione si attiveranno tutte le procedure di adozione e approvazione previsti dall’ordinamento giuridico con la partecipazione attiva di tutti gli Enti locali interessati: Comune, Regione, Provincia e il Ministero”.
L’architetto Restucci, consulente urbanistico del paesaggio relativo al progetto di Matera 90, ne ha illustrato le qualità in relazione al territorio materano e alla sua storia urbanistica. “Prima di lavorare al progetto – spiega Restucci – mi sono preoccupato di verificare se la proposta di legge fosse in linea con questa legge nazionale che punta a sviluppare il settore dell’edilizia, da sempre volano anche nell’economia locale per garantire i livelli occupazionali. Il Comune di Matera ha ricevuto 800 richieste di alloggi sociali e nel nostro progetto si risponde a questa richiesta con circa 130 alloggi in proprietà al prezzo di circa 950 euro al metro quadrato e altri 154 alloggi con un fitto intorno ai 200 euro e opzione di riscatto. I soggetti proponenti sono proprietari dell’area. Il quartiere di Agna, di antica memoria è stato riletto perché ha bisogno di nuovi servizi e di un parco che favorirà la crescita della flora mediterranea.
Michele Capolupo. Si ringrazia per l’intervista all’ingegner Daniele Tagliente il collega Carlo Abbatino.
In basso la fotogallery esclusiva con le immagini tratte dalla presentazione del progetto di housing sociale promosso da Matera 90 srl.
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Riceviamo e pubblichiamo comunicato del Sunia a firma del segretario provinciale Franco Casertano
Finalmente anche nel Materano l’imprenditoria privata contrariamente alla Pubblica Amministrazione, volge lo sguardo sia all’Edilizia Sociale sia alla tutela dell’ambiente senza ricorrere all’edificazione selvaggia.
La società Matera 90 in una conferenza stampa ha illustrato un progetto presentato al comune di Matera per la realizzazione di n.284 alloggi di Edilizia Sociale oltre a 255 d’iniziativa privata.
Il vantaggio di realizzare gli alloggi di Edilizia sociale è quello di offrire ai cittadini alloggi con un affitto calmierato o la vendita di tali alloggi ad un prezzo al disotto di 1000 euro al metro quadro-.
La novità dell’opera che il giovane ingegnere responsabile della società ha illustrato, è quella di dare alla zona interessata (contrada san Francesco) un aspetto di una città vivibile, fornito di un albergo a prezzi modici nei pressi dell’ospedale, una zona commerciale, la realizzazione di una metropolitana leggera all’aperto e vari servizi essenziali come chiesa, scuola ecc. e accollandosi l’onere di realizzare a proprie spese urbanizzazioni primarie con ampie zone di verde .
La realizzazione di queste opere non risolverà certamente il problema dell’edilizia sociale, lo Stato, infatti, non finanzia l’edilizia economica e popolare volgarmente definite case popolari per i numerosi cittadini che hanno un reddito al disotto della soglia di povertà, ma è un primo passo che potrebbe dare spunto ad altri costruttori di seguirne l’esempio.
Il nostro sindacato comunque vigilerà affinché quanto promesso nella presentazione del progetto, sia effettivamente realizzata e non una vana promessa fatta a fini speculativi.
Matera,lì 11 ottobre 2009
Il segretario provinciale del SUNIA Franco Casertano
Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Confesercenti sul progetto presentato dalla società Matera 90 srl
MATERA 90, ritorno al passato, senza mai essere stati nel futuro.
Ho appreso, in questi giorni, dell’iter affrontato da un progetto di realizzazione di case che ha già segnato un record nella storia della burocrazia materana.
Dopo essere stato sepolto per moltissimi anni in alcuni cassetti dell’Amministrazione Comunale, è stato riesumato e resuscitato nel giro di pochissimi giorni.
Questo miracolo si deve, da quel che è dato capire, dalla decisione (l’ultima) di un Governo cittadino che, per l’ennesima volta, ha preferito operare senza condividere una scelta di programmazione che riguarda tutti i cittadini e, in generale, la società civile materana.
A questo siamo stati oramai abituati, essendoci trovati, spesse volte, come Associazione di Categoria, a dover semplicemente prendere atto di scelte calate dall’alto, senza un minimo di confronto, nella direzione opposta a quella da noi auspicata mentre, invece, sempre più frequentemente, abbiamo invocato un dialogo ed una relazione con l’amministrazione comunale, avendo a cuore il futuro di una città che, inesorabilmente, si sta letteralmente “disintegrando”, con una economia in caduta libera e centinaia di famiglie che si sono ormai “stabilizzate nella precarietà economica”.
A fronte di ciò, mi sorprende scoprire che, ancora, si parla della realizzazione, all’interno di questa New Town, dell’ennesimo Centro Commerciale, quasi che se ne sentisse la mancanza, mentre non si parla, e di questo ci sarebbe bisogno, di case popolari a sostegno di famiglie e redditi al collasso.
In questa fase difficile sarebbe più utile mettere in campo azioni concrete che contribuissero a sollevare economicamente le famiglie di cassintegrati e lavoratori precari materani: servono case a prezzo zero, fitti irrisori, per permettere loro di poter distogliere la somma impegnata per la voce “tetto sopra la testa” e poter così contribuire anche al sostegno dell’economia locale.
Si persevera diabolicamente, invece, nella costruzione di edilizia agevolata, quella che caratterizza una altissima percentuale di appartamenti, quelli, per capirci, già sfitti, vuoti, abbandonati, deserti.
Nel frattempo la città cresce, si allunga, si ingrandisce e “ingrassa”, e con lei crescono i costi per la pubblica illuminazione, per garantire i servizi chiave, quali trasporto e rifiuti, cresce l’abitato ma non crescono gli abitanti.
Così i costi di gestione della Old Town aumentano ma a pagare sono sempre gli stessi, per cui, è evidente, le tasse possono solo aumentare, mai diminuire.
Altri costi, altri sprechi, che i materani dovranno pagare, ma con quali soldi, grazie a quale stipendio? Il tutto a discapito, vista la situazione, dei micro imprenditori materani, negozi e botteghe sempre più vuote, redditi sempre più scarni.
È questo che mi sorprende, che si permetta al Dio Mattone di mangiarsi tutto, non solo terreno, verde, bosco, aria buona, ma anche i soldi di chi, di soldi, ne ha pochi.
Chiudo con una breve riflessione: a Matera si parla sempre di case, di appartamenti, mai di migliorare la qualità della vita, di approntare opere che sostengano il turismo, di realizzare strutture che agevolino gli investimenti artigianali e industriali. Quando cambieremo?
Il Presidente Confesercenti Matera Giovanni Schiuma
Quando cambieremo??? Solo quando anzichè limitarsi alla semplice critica si facessero proposte concrete di sostegno ed incentivazione di turismo, infrastrutture e verde pubblico!
Avete visto la fotogallery?
Che bello!!!!!!!!!
Rivedo il progetto iniziale di Acquarium, che dopo la realizzazione si è rivelata una vera ed autentica PORCHERIA.
Una TRUFFA.
La smetta il partito del mattone di prenderci in giro.
Questo è l’ennesimo caso di progetto che si presenta stupendo e affscinante sulla carta. Ma poi non è affatto detto che venga tradotto nella realtà sul territorio per tutta una serie di motivi connessi alle caratteritiche geo-morfologiche ed ai calcoli puramente economicistici che consigliano troppo spesso di risparmiare rispetto a quanto richiederebbe il progetto iniziale. L’esempio di Acquarium è calzante in proposito: molti ricorderanno il modo intrigante in cui venne presentato a cominciare dalle opere idrauliche avveniristiche (donde il nome)… opere di cui non c’è mai stata traccia: quello che è stato è sotto gli occhi di tutti un ammasso irrazionale di abitazioni a schiera, senza spazi verdi nè segnaletica stardale, urbanizzazioni primarie ancora da realizzare in molte zone… uno dei tanti casi di aggressione selvaggia del territorio in nome del dio cemento. Ass. B.R.I.O. gruppo di Matera
….. Mi sorprende (anzi no),vedere con quale rabbia e tenacia LEGAMBIENTE cerca di contestare un progetto che almeno sulla carta sembra ben lontano dagli scempi realizzati a destra e a manca in tutta la città (anche se la contestazione è avvenuta prima ancora di ascoltare,ed il chè mi fa dubitare che siano stati pilotati in anticipo ed a prescindere oppure semplicemente male informati).
…… Mi sorprende che qualcuno parli di TRUFFA e PORCHERIA prima ancora che sia stato realizzato.E’ se invece questo progetto fosse tutto vero ? e comunque volevo ricordare a chi ha scritto questo che la cosa importante è che si creano case a 1000 euro al mq ed altre ancora con fitto ad euro 200 ……..
Forse (anzi di sicuro) tutto questo non va giù ai soliti costruttori Materani che decidono a loro piacimento i prezzi da applicare senza che purtroppo qualcuno possa intervenire.
…. Mi sorprende (anzi no) come la tv locale si sia risvegliata e con gran fermento informi i cittadini sulle future costruzioni, schierandosi nettamente contro il progetto (non ricordo abbia mai dato giudizi in merito ).
….. Mi sorprende (anzi no) costatare che in questo modo i piani futuri dei costruttori materani sono di colpo cambiati, infatti con questa manovra il rischio è quello di spostare l’attenzione verso una zona della città dove i “PADRONI” non hanno acquistato terreni e di conseguenza non hanno nessuna intenzione di costruire.
…. Mi sorprende infine chi (associazione di categoria) prende la palla al balzo e si permette di fare una polemica fuori luogo e contraddittoria, vero è infatti che alla base del progetto c’è di fatto un costo ragionevole d’acquisto o fitto che sia e pertanto a tutto vantaggio delle classi sociali svantaggiate e credo in tutta onestà che questa sia l’ unica cosa importante ………
E’ possibile che di colpo questo progetto ( ancora da verificare ) abbia causato tutto questo trambusto…… secondo il mio modesto parere è evidente che vada contro gli interessi dei soliti ..…..
più case a 1000euro al metroquadro x i giovani meno chiacchiere e potere al partito del mattone!!!!
Secondo voi chi ha veramente necessità di casa, riuscirà a comprarla o ad affittarla a quei prezzi? Io sono convinto che la spunteranno i figli o i parenti dei politici o chi riuscirà a trovare la giusta raccomandazione, che probabilmente di case ne ha già più di una data, anche data in fitto. Basta risultare nulla tenenti e il gioco è presto fatto. Conosco casi simili di gente con più proprietà che è riuscita ad avere case di edilizia convenzionata e sociale. COME SEMPRE.