ricostituzione ali basilicata (lega delle autonomie locali) grande presenza di cittadini alla cerimonia a matera
Si è svolta ieri sera 21 aprile presso la Sala consiliare della Provincia di Matera l’Assemblea di ricostituzione di ALI Basilicata. Tanti gli amministratori locali e gli esponenti del mondo politico regionale intervenuti per il Congresso che ha di fatto ricostituito ALI Autonomie Locali Italiane Basilicata dopo oltre 15 anni, e che ha eletto all’unanimità il presidente della provincia di Potenza Rocco Guarino a presiedere l’Associazione con un comitato di cui fanno parte tutti i sindaci dei comuni aderenti.
La sede lucana dell’associazione sarà intitolata al sen. Angelo Ziccardi, scomparso nel 2019, che ha per 20 anni diretto l’associazione ed è stato responsabile della Consulta nazionale dei piccoli comuni, grande animatore e costruttore delle politiche autonomistiche in Basilicata. A ricordarlo nel suo intervento all’assemblea il prof. Amerigo Restucci, professore presso la facoltà di Architettura dell’Università IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) e rettore della stessa Università.Ad aprire la manifestazione una relazione del Sen. Salvatore Adduce referente ALI per la Basilicata. Proprio sull’esempio del sen. Angelo Ziccardi, ha detto Adduce, riprendiamo dopo molti anni il lavoro di costruzione di una associazione che ha scritto pagine importanti per la Basilicata e per l’Italia”.“ALI è da sempre impegnata a portare avanti il protagonismo delle istituzioni locali offrendo strumenti di sostegno e di tutela agli amministratori locali verso i propri territori”, ha detto Valerio Lucciarini De Vincenzi, Direttore generale ALI. “La presenza in Basilicata di un’associazione come ALI, da sempre impegnata in battaglie identitarie, è un importante sostegno al lavoro che i sindaci e gli amministratori locali si trovano ad affrontare quotidianamente per il buon governo delle proprie città, e un grande supporto nel lavoro di interlocuzione con i diversi livelli di governo, a cominciare dalla Regione Basilicata”, ha concluso Lucciarini.“I sindaci e gli amministratori locali sono la parte migliore della politica del nostro Paese”, ha detto il Presidente nazionale ALI e Sindaco di Pesaro Matteo Ricci. “ALI si sta sempre più caratterizzando per essere la casa dei riformisti e progressisti locali, un punto di riferimento vero per i tanti amministratorilocali, anche civici. Ci caratterizziamo per essere liberi di portare avanti battaglie che non possono essere condotte da altre associazioni, con cui lavoriamo a stretto contatto, come l’ANCIche rappresentando tutti i comuni italiani ha un ruolo prettamente istituzionale. Ci siamo schierati per primi contro l’invasione dell’Ucraina, abbiamo lanciato la campagna “Comune adotta Comune” per sostenere concretamente l’emergenza e la ricostruzione, abbiamo chiesto e ottenuto un finanziamento per aiutare le famiglie che ospitano i profughi e per lavorare sull’integrazione”, ha ricordato Ricci. “Abbiamo chiesto risorse per far fronte all’inflazione e al caro energia, che sta colpendo e mettendo a rischio i bilanci degli enti locali, e abbiamo ottenuto 200 milioni che però non sono sufficienti. C’è poi un altro serio rischio per i Comuni: che non ci siano imprese disponibili per i lavori del Pnrr, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e perché con il bonus 110% è più conveniente l’edilizia privata: su questo occorrerà intervenire per trovare un punto di equilibrio”, ha sottolineato Ricci, che ha concluso: “Sono tante le battaglie che abbiamo di fronte. Ai tanti amministratori locali riformisti e progressisti va il mio ringraziamento. Portate avanti le vostre battaglie con ALI, per dimostrare che c’è una visione della Basilicata diversa, critica e propositiva che può crescere dai comuni, dalle province e dagli enti locali”.All’Assemblea sono intervenuti i presidenti delle Provincie di Matera e Potenza, Piero Marrese e Rocco Guarino. Hanno preso la parola tra gli altri l’Avv. Nicola Buccico e l’on. Vincenzo Viti.
Matera, 22 aprile 2022
Di seguito l’intervento integrale di Salvatore Adduce, referente ALI – Autonomie Locali Italiane (la Lega delle Autonomie Locali) per la Basilicata
Ringrazio il Presidente Nazionale Ricci il Direttore Generale Valerio Lucciarini per aver deciso di promuovere il progetto di rilancio della Lega delle Autonomie anche in Basilicata come è già avvenuto in tutte le regioni.
Approfitto per complimentarmi con Ricci per la recente proclamazione di Pesaro Capitale Italiana della Cultura per il 2024. Con la città di Matera ci sono stati scambi interessanti negli anni scorsi ed in particolare nel 2019 e il mio auspicio è che ce ne possano essere ancora per l’importante appuntamento del 2024.
Ringrazio i Presidenti delle Province di Potenza e Matera, Rocco Guarino e Piero Marrese per aver subito condiviso questo progetto e per l’ospitalità permanente che ci assicurano.
Ringrazio Carmine Alba e il gruppo consiliare per aver voluto condividere gli spazi qui.
Il Presidente Ricci e il Direttore Lucciarini insieme ai Presidenti Guarino e Marrese mi hanno chiesto di collaborare per rilanciare l’attività della nuova Lega autonomie in Basilicata. Abbiamo intenzione di ricostituire presto gli organismi dirigenti con la collaborazione dei comuni aderenti. Erano una ventina i comuni che hanno mantenuto l’adesione ad ALI (tra questi il comune di Matera) nonostante in Basilicata l’organizzazione da tempo non funzionasse.
Con l’invito che Ricci ha rivolto in questi giorni a tutti i comuni lucani abbiamo già notizie di nuove numerose adesioni. Intendiamo procedere con la campagna di adesione.
Due saranno le sedi presso la provincia di Potenza e qui a Matera.
Il presidente della provincia di Potenza Rocco Guarino presiederà l’Associazione con un comitato di cui fanno parte sin da ora tutti i sindaci dei comuni aderenti. In seguito definiremo meglio organismi dirigenti e singole responsabilità. Io faccio il lavoro organizzativo senza nulla a pretendere…
In tal modo posso anche dire di poter meglio onorare la memoria di un mio maestro Angelo Ziccardi a cui intitoliamo ALI Basilicata Lega delle Autonomie Locali, e che in modo generoso e gratuito diresse per oltre venti anni in Basilicata con responsabilità rilevanti a livello nazionale. Promosse una iniziativa di grande profilo politico producendo risultati eccezionali attraverso la costituzione di una Consulta nazionale dei piccoli comuni e delle aree interne che scrisse pagine fondamentali per la elaborazione di politiche concrete a favore delle aree svantaggiatecollegando i territori alle politiche governative e lavorando in piena sintonia con i programmi europei. Forte della sua esperienza istituzionale mise a disposizione della Lega delle autonomie e del progetto sui piccoli comuni le sue relazioni di primissimo piano sia sul versante politico che su quello della ricerca con il coinvolgimento di università e di singoli accademici e con il supporto del CNEL Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, organo costituzionale.
Il frutto di quel lavoro ancora oggi è alla base dell’elaborazione delle politiche e delle strategie nazionali per le aree interne e dei piccoli comuni. Il risultato più significativo è stato a distanza di molti anni l’approvazione da parte del Parlamento italiano della legge sui piccoli comuni nel 2017. La legge 158/2017, infatti, ha introdotto l’adozione di misure in favore dei residenti nei piccoli comuni e delle attività produttive, con l’obiettivo di contrastarne lo spopolamento e di incentivare l’afflusso turistico.
La presenza di tanti amici e compagni qui testimonia dell’importanza dell’impegno profuso negli anni da Ziccardi in una organizzazione democratica progressista e riformista che fu diretta da grandi personalità della politica nazionale come avveniva allora.
A conclusione della sua lunga esperienza parlamentare e dopo una intera vita dedicata alla politica attiva come dirigente sindacale e politico, con una parentesi non trascurabile di consigliere provinciale e regionale, Ziccardi decise di dedicarsi ad un compito molto particolare che era quello di dirigere una organizzazione delle autonomie locali come la Lega delle autonomie.
Ho avuto il privilegio di seguire e condividere quasi per intero il suo lavoro dalla seconda metà degli anni ’70 quando era parlamentare fino alla conclusione della vita.Quindi potrei parlarne non solo per ragioni storiche ma per aver preso parte insieme a lui alle battaglie importanti che conduceva per l’occupazione giovanile (ricordo la grande epopea delle leggi nazionali e regionali a favore delle politiche per l’occupazione giovanile. Sono felice di vedere e salutare l’on. Nicola Savino che all’epoca fu assessore molto attivo e intelligente della formazione e lavoro. Con lui collaborammo intensamente. Io era alla lega delle cooperative).
Ma Ziccardi aveva l’intelligenza e anche la forza, in un momento politico non favorevole per la sua parte, la nostra parte di promuovere una forte azione unitaria, collegando con costanza e pazienza (come amava dire lui) i diversi protagonisti politici sindacali e istituzionali per promuovere le politiche di sviluppo e progresso.
Il suo impegno nell’ambito delle organizzazioni delle autonomie locali attingeva ad un giacimento culturale robusto a cui si era formato già quando partecipò e guidò le lotte per la terra dalla fine degli anni ’40 e per tutti gli anni successivi. I comuni, le province erano per lui il luogo sacro della democrazia e della rappresentanza popolare. È questo un aspetto molto importante della figura di Ziccardi che va esplorato con molta attenzione. Riteneva che le grandi battaglie democratiche dovevano avere al centro le amministrazioni locali ed anche per questo scelse a conclusione del mandato parlamentare nel 1983 di dedicarsi alla costruzione (era un costruttore nell’accezione classica della cultura di sinistra e comunista) di un grande movimento democratico che partendo dai comuni coinvolse partiti sindacati organizzazioni datoriali di impresa organizzazioni giovanili e da lì fino alla Regione, al Parlamento e il Governo. Una visione ampia e di governo che la sua cultura valorizzò in modo esemplare.
Lascerò naturalmente al prof. Amerigo Restucci il compito di ricordare il Sen. Ziccardi.
Siamo in un momento drammatico. 2 mesi di guerra nel cuore dell’Europa stanno provocando morti lutti tragedie distruzioni.
L’inferno scatenato dalle decisioni di Vladimir Putin sta mettendo a rischio l’intera impalcatura su cui faticosamente reggeva la coesistenza delle grandi potenze. Ancora oggi non è facilmente spiegabile il motivo della decisone assunta dal Presidente della Federazione russa che sembra aver ottenuto intanto un forte isolamento internazionale.
Milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina e tante altre stanno ancora fuggendo. La resistenza della popolazione e dell’esercito ucraino forse non era prevista nei piani di Putin e ancor meno da parte nostra, dei Paesi Europei e occidentali. Non a caso si è sviluppata in queste settimana una vivace discussione con contrapposizioni anche forti sulla guerra, sugli aiuti militari e persino sulla solidarietà doverosa alla resistenza (la chiamo intenzionalmente così) degli ucraini. Non sono pochi coloro che avrebbero preferito che Zelensky e il suo popolo alzasserosemplicemente le mani e si arrendessero evitando il massacro di migliaia di persone. Io penso che sia una posizione sbagliata. Intanto chi siamo noi per consigliare ad un popolo di non combattere contro un aggressore. E soprattutto sembra che tale posizione sia dettata da un certo fastidio che un conflitto dolorosissimo ci procura. Siamo contro la guerra. Dobbiamo operare per la pace. Ma questo bisogna farlo capire innanzitutto all’aggressore. Bisognerebbe convincere Putin a fare la pace. Questo è il problema. L’altra posizione è un po’ di comodo: cioè sembra più facile suggerire all’aggredito di non reagire.
Siamo dalla parte degli aggrediti e contro gli aggressori. Siamo contro Putin che ha assunto una decisione catastrofica. Il Governo italiano ha agito con grande forza in questi due mesi di fronte ad una situazioneinedita e imprevedibile. L’Italia dopo due anni di pandemia stava riprendendosi anche sul piano economico e gli effetti della guerra stanno compromettendo gli sforzi fatti per contrastare la crisi sanitaria.
Lodevole l’azione di soccorso e aiuto alle popolazioni coinvolte nel conflitto.
ALI, Autonomie Locali Italiane, ha lanciato la campagna Comune adotta Comune. Attraverso l’approvazione di un odg comunale, i Comuni italiani si impegneranno ad adottare un Comune dell’Ucraina, come segno di vicinanza e solidarietà, di amicizia, ma anche per indirizzare nella crisi in corso e in prospettiva, nonché nel quadro delle iniziative dell’Unione Europea, gli aiuti e le relazioni che saranno necessari a ricostruire il paese, a far ripartire i servizi sanitari e sociali, le scuole, l’economia e ogni presidio di coesione sociale e iniziativa culturale. Sono molto contento che ieri sera il Comune di Matera Capitale europea della cultura abbia approvato l’ordine del giorno e che tanti comuni lucani lo abbiano già fatto.
I comuni anche in questa occasione sono stati il cuore pulsante degli aiuti ai profughi.
Proprio a partire da queste necessità vogliamo rilanciare la presenza di ALI lega autonomie con lo spirito di collaborazione e coesione che ci ha insegnato Ziccardi. Innanzitutto con il sistema delle autonomie locali ANCI prima di tutto e con l’UPI finalizzando l’attività al bene comune. Vogliamo interloquire con i diversi livelli istituzionali a cominciare dalla Regione Basilicata. Viviamo un momento molto particolare nella nostra regione. Non tira una buona aria. La ricomposizione della Giunta regionale ha lasciato aperte questioni politiche irrisolte. Non è il caso qui di esprimere da parte nostra giudizi compiuti sul governo regionale, avremo tempo per farlo. Ma voglio dire subito, anche sulla base della mia esperienza, che la situazione non mi sembra buona. Troppe questioni aperte troppe incertezze. È difficile intravedere una linea di condotta, una visione a cui si ispira la politica regionale. In definitiva il quesito è: questo governo regionale dove sta portando la Basilicata? Non vediamo la direzione di marcia a favore delle emergenze di un territorio che deve approfittare della grande occasione delle risorse disponibili grazie all’Europa e al PNRR.
Il mio auspicio è che verremo ascoltati, anche se l’esperienza di questi tre anni non lascia molte speranze. Spero anche che potremo lavorare con il sindaco di Matera per riprendere in modo organico il lavoro sul patrimonio costruito in questi anni grazie a Capitale della cultura.
La fotogallery della cerimonia (foto www.SassiLive.it)