La missione politica in Congo dei ministri Di Maio e Cingolani, accompagnati dall’Ad di Eni, Claudio Descalzi, che ha portato all’intesa Italia-Repubblica del Congo per aumentare le forniture di gas, è cominciata in Angola e si è sviluppata contestualmente ad una missione economica con la presenza dell’ing. Alfredo Cestari (Gruppo Cestari), presidente Camera ItalAfrica che ha guidato una delegazione di imprenditori italiani, oltre che dirigenti del Gruppo (Giovanni Cestari).
Per favorire la cooperazione economica Italia-Angola e le azioni delle imprese italiane da attuare, gli incontri sono stati fatti con i Ministri e dirigenti dei ministeri acqua ed energia, pesca e agricoltura , infrastrutture e ministero Esteri cooperazione. Tra i primi risultati della missione economica estesa ad incontri bilaterali con rappresentanti di Governo e della cooperazione di altri Paesi Africani – riferisce Cestari – la firma di accordi con Aipex, Società di promozione degli investimenti in Angola.
La Camera ItalAfrica opera da tempo nei Paesi dell’africa centrale (e non solo) e, in occasione della missione del Governo italiano, ha rilanciato la propria iniziativa per superare la fase di rallentamento degli scambi internazionali dovuta alla pandemia. In quest’area del continente africano – sottolinea Cestari – non ci sono solo risorse energetiche ma consistenti risorse ed opportunità per l’imprenditoria italiana ed europea. Pertanto la cooperazione non deve fermarsi al gas. il progetto “Sud Polo Magnetico”,ideato dalla Camera ItalAfrica in un’ottica di sviluppo e innovazione, sia per le imprese del Mezzogiorno d’Italia che per quelle africane, va in questa direzione e sta trovando in Angola un fertile terreno di sperimentazione.
“Ci sono ampi margini di miglioramento della partnership tra Italia e Angola oltre che nel campo petrolifero in diversi settori, come quello agroalimentare e delle infrastrutture – ha dichiarato Cestari, enfatizzando il know how delle PMI italiane. Si tratta di capovolgere lo stereotipo dell’Africa come portatrice di problemi per guardare invece alle opportunità. Con Sud Polo Magnetico aiutiamo il continente africano e noi stessi esportando quanto abbiamo di meglio: i nostri prodotti, il design, le tecnologie, le nostre eccellenze. Così aiutiamo la nostra capacità produttiva e manteniamo posti di lavoro nel nostro Sud Italia. Si devono aiutare queste realtà connettendole alle nostre piccole e medie imprese che, in quei mercati, potrebbero svolgere un ruolo di accompagnamento allo sviluppo. Mettiamo al centro il Mezzogiorno, per la prossimità geografica con questo enorme mercato che fra 30 anni conterà 2 miliardi e mezzo di consumatori i quali, in percentuale sempre crescente, avranno una grossa capacità di spesa. L’Angola ha compiuto passi concreti con la nuova legge per l’agevolazione di investimenti e programmi operativi sostenuti dall’Agenda nazionale 2020/2025. La Camera di Commercio sta attivando tutti i canali indispensabili per avviare un tavolo di confronto con questi paesi che veda protagoniste le imprese del Sud sollecitando il sostegno e il coordinamento dei ministeri del Sud, dello Sviluppo Economico, del Turismo e degli Esteri. Noi come Camera – ha detto ancora Cestari – ci occupiamo di fornire assistenza e consulenza agli imprenditori che intendono investire accompagnandoli in ogni fase. Diventa però urgente che anche le istituzioni dei due Stati, e anche la finanza e le banche, facciano altrettanto, anche se oggi gli investitori più che di credito hanno bisogno di coraggio e di acquisire la consapevolezza che aiutando i Paesi e i popoli africani aiutano se stessi l’Italia a trovare nuovi mercati. Un altro importante aspetto nel quadro dei buoni rapporti istituzionali tra l’Angola e l’Italia è la creazione di condizioni per la riapertura della Rappresentanza Commerciale dell’Angola a Milano, iniziativa sostenuta in particolare da ItalAfrica. Inoltre, per una migliore coordinazione e implementazione dei progetti sarebbe importante istituire una Camera di Commercio e Industria più robusta e in concertazione permanente con le Camere di Commercio di tutte le regioni italiane, specie quelle del Sud che pure dispongono di specifiche società per l’internazionalizzazione.