Nei giorni 28 e 29 aprile in vari comuni di Puglia e Basilicata sì è svolto l’annuale censimento dei falchi grillai al dormitorio serale con la partecipazione di oltre 60 volontari in rappresentanza di 20 organismi.
L’importanza di questa iniziativa, organizzata dalla LIPU di Gravina con il sostegno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia è legata alla possibilità di stimare il numero dei grillai in periodo preriproduttivo e calcolare indirettamente il numero delle coppie presenti nel maggiore areale italiano.
I risultati ottenuti sono molto interessanti e confermano una situazione piuttosto stabile della popolazione appulo-lucana con tendenza all’aumento in alcuni casi.
Il conteggio ha infatti permesso di censire circa 12 mila esemplari distribuiti su 15 colonie urbane. Alcune colonie sono risultate composte da pochi individui mentre altre, superiori alle mille unità, rappresentano una vera e propria roccaforte della specie come Matera, Altamura, Minervino, Santeramo e Gravina. Queste cinque colonie concentrano dunque oltre l’80% della popolazione dell’Italia peninsulare. Tra queste Matera si conferma quella più grande in assoluto con 3200-3300 esemplari divisi su due dormitori urbani.
A livello generale si nota dunque un sensibile incremento della popolazione delle due regioni, che passa complessivamente dai 10 mila esemplari del 2003 ai 12 mila di quest’anno.
Anche nel 2010 e 2011, anno in cui si è svolto un analogo censimento con stessa copertura di volontari e organizzazione, le stime erano rispettivamente di circa 10.000-11.000 grillai.
Il Responsabile del Centro Provinciale Recupero Rapaci Matteo Visceglia, che da alcuni anni partecipa ai monitoraggi dei grillai lucani, dichiara:
“In Basilicata è stato possibile censire i dormitori di Matera, Montescaglioso e Pisticci rilevando un numero complessivo di circa 3700 esemplari. Alcune altre colonie della provincia si spera possano essere monitorate nei prossimi anni, con una più capillare rete di collaboratori. Complessivamente la situazione è risultata comunque positiva ed in incremento. La motivazione di ciò è dovuta a più fattori, primo fra tutti la buona condizione del territorio in cui vivono i grillai e delle aree trofiche ma anche il fatto che nei siti urbani di nidificazione si stanno gradualmente migliorando le condizioni di ospitalità e di reperimento delle cavità adatte, sta crescendo la sensibilità dei cittadini che determina un maggior rispetto della specie associato al salvataggio di centinaia di esemplari in difficoltà che il nostro Centro Recupero provvede a curare e rimettere in libertà. Non secondario è stato il ruolo dei progetti dedicati alla salvaguardia del Grillaio tra cui il Progetto Europeo LIFE Natura “Rapaci Lucani” che ha rappresentato una svolta positiva in Basilicata per la tutela della specie sia per le numerose azioni di divulgazione e sensibilizzazione sia anche attraverso la collocazione di oltre 600 nidi artificiali, nei soli centri di Matera e Montescaglioso, adatti per favorire una nidificazione meno esposta a rischi”.
Il Coordinatore del censimento Pino Giglio della LIPU BirdLife afferma:
“Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare un importante evento dalla connotazione non solo scientifica ma anche divulgativa e con ampia partecipazione di volontari che non ha eguali in Italia. I risultati confermano come negli anni scorsi sia stato fatto un buon lavoro dalla LIPU, dagli enti locali, dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia, dall’Osservatorio Faunistico Regionale della Regione Puglia e dal Centro Recupero Rapaci della Provincia di Matera. La popolazione più grande d’Italia si trova a cavallo tra Basilicata e Puglia perciò siamo convinti che si debba sempre garantire ogni tipo tutela per questa specie di importanza internazionale e chiediamo che i vari enti interessati, al di là dei limiti geografici ed amministrativi, come gli enti parco, i comuni e le province direttamente interessati si impegnino con più costanza e regolarità per far sì che il falco grillaio sia uno dei simboli della natura lucana e pugliese capace non solo di rappresentare l’elevata biodiversità dei luoghi ma anche di rafforzare e stimolare il turismo naturalistico nelle nostre regioni”.
io propongo di fare come simbolo della città il falco e togliere il bue.. che ne pensate? DIBATTITO APERTO SU SASSILIVE! 😀