Nelle ultimne 24 ore in Italia si sono registrati 73.212 nuovi casi di coronavirus (con 437.193 tamponi) e 202 morti, per un totale di 162.466 da inizio pandemia. Stabile il tasso di positività al 16,7% (ieri 16,8). Lo riporta il bollettino del ministero della Salute.
I ricoveri ordinari diminuiscono di 155 unità (ieri +24) e diventano 10.076, le terapie intensive sono 4 in meno (ieri +2) con 46 ingressi del giorno, per un totale di 411. Sono 1.223.122 le persone attualmente positive al Covid, 309 in più nelle ultime 24 ore. In totale sono 16.008.181 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 162.466. I dimessi e i guariti sono 14.622.593, con un incremento di 73.233 rispetto a ieri.
In Lombardia sono 9.195 i nuovi positivi, in Campania 8.845 e nel Lazio 7.341.
Sileri: a maggio via mascherine al chiuso ma non in tutti i luoghi
“Eliminare le mascherine al chiuso va fatto con giudizio e bisogna partire dall’analisi dei dati. La circolazione attuale del virus tende senza ombra di dubbio a ridursi, così come la gravità, infatti i posti in terapia intensiva vanno gradualmente a diminuire. Oggi tutti dicono ‘dal primo maggio togliamo le mascherine al chiuso’, ma bisogna osservare come il virus circolerà a quella data. È auspicabile che potremo togliere le mascherine per gran parte delle nostre attività anche al chiuso, ma magari non in tutti i posti; laddove c’è un maggior rischio, per esempio, credo possa essere ragionevole tenerle ancora per un paio di settimane”, afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla salute. “Su treni o aerei, per esempio – spiega Sileri – probabilmente conviene tenerle ancora un po’, mentre negli ospedali o nelle Rsa è impensabile garantire un accesso senza mascherine, bisogna proteggere determinate situazioni”.
Inail: da inizio pandemia 245.392 contagi sul lavoro
Dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 marzo i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all’Inail sono 245.392, pari a circa un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020 e all’1,7% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità alla stessa data. Rispetto alle 229.037 denunce rilevate dal monitoraggio mensile precedente, i casi in più sono 16.355 (+7,1%), di cui 9.941 riferiti a marzo, 3.056 a febbraio e 2.482 a gennaio 2022, mentre gli altri 876 casi sono per l’89,5% riferiti al 2021 e il restante 10,5% al 2020. Lo rileva il 26esimo report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail. L’età media dei contagiati dall’inizio della pandemia è di 46 anni per entrambi i sessi, ma nell’ultimo mese di rilevazione è scesa a 45 anni. Il 41,1% del totale delle denunce riguarda la classe 50-64 anni. Seguono le fasce di età 35-49 anni (36,8%), under 35 anni (20,2%) e over 64 anni (1,9%).
Scuola: presenza stabile degli alunni al 98,7%
Sono stati pubblicati, sul sito del Ministero dell’istruzione, i dati di monitoraggio sull’andamento pandemico in ambito scolastico relativi al periodo 11-16 aprile. Su un campione rappresentativo del 53,3% delle istituzioni scolastiche statali, gli alunni in presenza sono stati il 98,7%. Sulla base del campione analizzato, all’infanzia hanno frequentato in presenza il 99,1% degli alunni; alla primaria il 98,6% e alla scuola secondaria il 98,7%. Rispetto ad un campione del 52,8%, hanno lavorato in presenza il 97,3% dei docenti e il 97,8% del personale ata (campione: 53,2% del totale).