Una bella manifestazione di solidarietà con il popolo ucraino: al conservatorio «Gesualdo da Venosa» di Potenza ieri si è svolta una serata di spettacolo, molto seguito, intorno ai messaggi di pace e aiuto alle comunità dell’Ucraina che subiscono la guerra e a quelle ospitate anche in Basilicata. Promosso dal Gruppo Solidarietà ed Emergenza Aci (Associazione Cuochi Italiani), associazione «Parlo con il cielo», Parrocchie, Pro Loco ed associazioni di volontariato, i fondi raccolti saranno destinati a quanti si stanno occupando dell’assistenza alle famiglie ucraine che si trovano da giorni a Sant’Arcangelo, Potenza e Tricarico. Ad accompagnare i profughi ucraini in Basilicata con propri automezzi sono stati i volontari del Gse che hanno attivato tre piattaforme di aiuti (due ai confini rumeno-ucraino e una a Palazzo Italia-Bucarest), attività di coordinamento e distribuzione dei beni nei centri di accoglienza Vaslui, Braila, Botosani, Siret, Darabani, missioni di soccorso di profughi anche in Moldavia, sostegno diretto a donne, bambini, malati. Tanti gli artisti potentini e lucani che non hanno voluto far mancare la propria solidarietà con lo spettacolo presentato dall’attrice Eva Immediato: il maestro Francesco Rizzo, Davide Cascini (da «Amici»), Califfo e Lucia Carlucci, il quartetto Nota Napulé e Agostino Gerardi. Tra il pubblico e poi sul palco anche una delegazione dei circa 1000 profughi ucraini ospitati nella nostra regione, insieme a bambini di Potenza che hanno “raccontato” a modo loro il “no alla guerra”. L’ideatore della manifestazione è Rosario Cosenza (il Califfo, nome d’arte), segretario dell’associazione «Parlo il cielo»: “Serata riuscita, felici di di aver dato un piccolo aiuto e di aver regalato qualche momento di spensieratezza ed aver manifestato la nostra concreta vicinanza a questo popolo. Grazie ai numerosi presenti”. L’evento è nato grazie all’intesa con Giovanni Baldantoni, Pietro Benedetto, Enza Barbaro che lavorano in Romania. Adesso l’impegno è rivolto alle famiglie ucraine ospitate in Basilicata anche in previsione di nuovi arrivi, mentre i volontari lucani proseguono l’ attività solidale ed umanitaria alternando la presenza tra Romania-confini con Ucraina e il territorio lucano. Baldantoni anche lui soddisfatto per la risposta che è venuta dalla città ha pensato ad attestati consegnati a quanti hanno sostenuto l’impegno dei volontari. Ancora un segno di profonda generosità perché chi merita un riconoscimento sono proprio quelli del GSE che si sono prodigati e continuano a farlo senza risparmio di energie ai confini delle zone di guerra.