Fp Cgil Potenza: Giustizia è stata fatta, Tribunale accoglie il ricorso della lavoratrice del Comune di Vietri di Potenza
licenziata senza preavviso. Comune reintegri la lavoratrice per i pochi mesi che le restano per andare in pensione”. Di seguito la nota integrale.
A distanza di quasi due anni il Tribunale di Potenza si è pronunciato a favore della lavoratrice del Comune di Vietri di Potenza che, improvvisamente e senza preavviso, era stata licenziata per non aver avvisato dell’infortunio, accaduto in ufficio e durante l’orario di lavoro, il proprio datore di lavoro. Il Comune aveva giudicato la condotta della stessa così grave da procedere al licenziamento senza preavviso. Come FP Cgil abbiamo ritenuto subito molto grave quanto accaduto e supportato la nostra iscritta in tutte le fasi del contenzioso che ne è scaturito.
Ebbene, finalmente la giustizia ha fatto il suo corso e il Tribunale ha accolto il ricorso della lavoratrice che, a soli quattro mesi dal collocamento a riposo, veniva licenziata in tronco. Chissà quali sono state le motivazioni che hanno portato l’amministrazione del Comune di Vietri ad agire in questo modo nei confronti di una donna di una certa età che ha dato quarant’anni della sua vita allo stesso comune.
Un atto gravissimo che ha esposto gli amministratori in una vicenda che ha dei risvolti dubbi: può un’amministrazione comunale assumere come prova alcuni scatti fotografici forniti da chissà chi? può la stessa amministrazione ignorare certificazioni ed esami diagnostici che comprovano l’infortunio? Come può questa amministrazione, ed in particolare il suo sindaco, che peraltro porta lo stesso cognome della lavoratrice e coordina per il triennio in corso i “comuni virtuosi”, agire in questo modo?
Come FP Cgil siamo già intervenuti più volte presso questa amministrazione per la tutela del diritto alle ferie, per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per alcune scelte poco comprensibili in merito alla gestione delle risorse umane e continueremo a farlo. Crediamo fermamente che in un paese dove si fa della “legalità” un baluardo non possano accadere queste cose che fanno pensare a un passato assai lontano, chiediamo al Comune di Vietri di reintegrare la lavoratrice per i pochi mesi che le restano per andare in pensione e di risarcirla dei danni materiali e morali subiti a causa di questo comportamento irrazionale che danneggia l’intera comunità vietrese.