Pasquale Doria, Consigliere Comunale Matera Civica: “Piano urbano della mobilità sostenibile. La questione del terminal bus in via Moro. Una soluzione possibile”. Di seguito la nota integrale.
C’è sempre molto da imparare, specialmente con professionisti del calibro di Stefano Ciurnelli, il tecnico che sta redigendo il Piano urbano della mobilità sostenibile per Matera.
Ha le idee chiare e non lesina giudizi netti quando è il caso di esprimerli. Non ha dubbi sulla stazione realizzata dando le spalle alla sede Municipale, “uno sfregio alla città”. Così ha definito questa opera nel corso delle attività di illustrazione, in Commissione trasporti, del lavoro che sta svolgendo.
Affermazione a verbale che evoca un coraggio che la città non ha, ma potrebbe trovare. Quella stazione andrebbe rimossa e magari collocata sulla parte opposta della piazza, con il prospetto principale che guarda al palazzo comunale.
Non credo esista una forza cosi determinata a livello politico intenzionata a sanare lo sfregio. Di contro, accogliendo in toto l’invito al dialogo di Ciurnelli, non è detto che possano finalmente maturare altro tipo di convincimenti per il terminal bus previsto al posto della scuola media Francesco Torraca.
Ve lo immaginate un parco intergenerazionale (nome di battesimo difficilmente condivisibile) attraversato da decine di bus? Si disse che la scuola creava rallentamenti nella circolazione urbana in via Moro. Ma la soluzione di un terminal per i bus destinato al trasporto degli studenti non sembra di certo meno impattante. Della serie soluzioni utili e coraggiose, perché non pensare al terminal nell’area che sorge tra il Palazzo di Giustizia e l’Istituto tecnico commerciale?
Il parco sarebbe liberato dall’attraversamento longitudinale di mezzi pesanti e al posto della Torraca, ormai destinata a essere delocalizzato a Serra Venerdì, si potrebbe realizzare la sede dell’istituto alberghiero. Realtà raminga da decenni, benché importante per le sorti turistiche della comunità. Con questo istituto si darebbe vita a un polo didattico che comprende il Liceo classico, il Liceo artistico, il Liceo scientifico e l’Istituto tecnico commerciale.
“Magari – ha commentato Ciurnelli, anche questa affermazione è a verbale – si decidesse di realizzare in quell’area il terminal. Ho insistito tanto, ma…”.
Ma tocca a noi darci coraggio, l’area in questione è pubblica. Perché non assecondare il pianificatore? Ne guadagnerebbe il sistema dei servizi e la città.
Ciurnelli è per la progettazione partecipata con il chiaro intento di definire un piano di trasporti per tutti. Ma, lo ha ripetuto più volte, spetta alla comunità, a partire dalla parte politica, decidere. Una visione decisamente contemporanea che andrebbe sposata senza chissà quali tentennamenti, non certo avversata.