“Coldiretti prende atto che qualcuno nel Consiglio regionale della Basilicata si sta rendendo conto che fuori dalle scene teatrali, c’è la vita vera”. Così Aldo Mattia, direttore dell’organizzazione agricola lucana, ha commentato la riunione in seduta congiunta della prima, della seconda e della terza Commissione consiliare permanente, che hanno avviato l’esame dei documenti contabili e finanziari della Regione Basilicata. ” Coldiretti già una settimana fa ha chiesto ad alta voce dall’incontro nella sala Inguscio a Potenza, dove si sono riuniti i consigli regionali e provinciali della federazione lucana, alla presenza di numerosi consiglieri regionali della Basilicata – ha aggiunto Mattia – di anteporre l’esigenza delle imprese tutte, nello specifico agricole alle esigenze della politica, discutendo e approvando il bilancio e poi magari pensare alla poltrona della presidenza del Consiglio regionale”. Prima il Covid e poi la guerra “hanno dato vita allo sport malefico della speculazione, facendo sì che i costi di produzione delle aziende agricole e zootecniche, aumentassero del 150.% . Quarto, Carriello e Braia sembra abbiano avuto la sensibilità di provare intanto ad aprire le danze su i numeri del bilancio, avviando il lavoro nelle tre commissioni da loro presiedute. Peccato che che non risulta esserci l’unanimità di tutte le commissioni” ha concluso Mattia. “L’auspicio è che questo segnale sia ricevuto dal Consiglio intero – ha aggiunto il presidente della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani – e che si spinga il piede sull’acceleratore. Chi è fuori dal quel palazzo si è stancato, questo si sappia, e si sappia a chiare note. Coldiretti in nome e per conto delle imprese ad essa associate, e non sono poche, dice basta e intima a tutti coloro che abitano dentro il palazzo di via Verrastro, di guardarsi allo specchio e di assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini , delle imprese, nonché dei loro elettori”. Per Coldiretti nell’immediato è necessario il riconoscimento di sostegni temporanei emergenziali a favore delle imprese agricole attive nella produzione primaria e/o nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli particolarmente colpite dalla crisi economica in atto per attutire le diseconomie derivanti dall’aumento dei prezzi dei principali fattori di produzione (acqua, gasolio agricolo, energia elettrica e gas, fertilizzanti e mangimi), attraverso l’inserimento nella legge di stabilità di apposite disposizioni emergenziali a valere sulle risorse finanziarie del petrolio. E’ necessario, inoltre, l’istituzione di un ‘Tavolo interdipartimentale’ per definire le priorità e le azioni da attivare per contrastare gli effetti negativi della crisi in atto e rispondere celermente ai bisogni dell’agricoltura e dell’agroalimentare lucano, la definizione di un Fondo rotativo regionale per sostenere ulteriormente le imprese agricole nelle operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito bancario. Oltre a misure straordinarie per contrastare l’emergenza cinghiali, l’attivazione di un piano di accoglienza e trasporto degli operai stagionali; la definizione delle concessioni del demanio armentizio regionale, la disciplina dell’agriturismo, la valorizzazione e alla maggior tutela delle fattorie didattiche autorizzate, fino al consolidamento delle disposizioni in materia di agricoltura sociale e alle concessioni di Fida pascolo e la definizione di un Piano invasi regionale e completamento ed efficientamento della rete di distribuzione della risorsa idrica ad uso irriguo.