Nei giorni scorsi si è tenuto a Napoli presso l’Hotel Mediterraneo un interessante convegno organizzato dal Coordinamento regionale campano delle Associazioni di pazienti diabetici, per discutere sul tema “PNRR: quali opportunità per i pazienti diabetici e per gli stakeholders delle regioni del Sud”.
Una occasione per avviare un confronto fra i diversi attori, sia istituzionali che del volontariato attivo e responsabile, per identificare insieme percorsi assistenziali basati fondamentalmente su principi di prossimità, innovazione, digitalizzazione, ricerca, competenza professionale, sostenibilità, oltre che uniformità su tutto il Paese per evitare e superare le presenti disuguaglianze causate dal dannoso federalismo sanitario che ha determinato la diversità assistenziale e di cura in capo alle regioni.
Sono intervenuti rappresentanti, oltre che della Campania, del Molise, della Basilicata, della Calabria, della Sicilia e della Sardegna; l’apertura dei lavori è stata di Fabiana Anastasio Presidente del Coordinamento Pazienti Diabetici della Campania e Pietro Buono Dirigente in staff alla Direzione Generale per la tutela e il coordinamento del SSR Regione Campania; ha portato il saluto il Presidente della Campania Vincenzo De Luca; molti anche i Medici, i Pazienti, gli stakeholders e i principali esperti del settore, tra i quali Stefano Lorusso Direttore Generale dell’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR, il Presidente dell’AGENAS Enrico Coscioni, Vito De Filippo Componente della Commissione Sanità della Camera, Paola Pisanti estensore del Piano Nazionale Diabete.
Inoltre, per la Basilicata hanno partecipato in presenza il Direttore Generale del Dipartimento della Sanità Domenico Tripaldi e il Diabetologo ASP Enzo Caruso che hanno tratteggiato le positività e le aspettative per una Sanità sempre più rispondente alle tante esigenze e urgenze specie per quelle aree più periferiche e malservite del territorio, quale la Basilicata, laddove risiedono persone anziane e fragili, spesso con plurimorbilità e, perciò stesso, abbisognevoli di assistenza presso il luogo di domicilio, pena il dover registrare come in tanti si lasciano andare senza alcuna adeguata cura, come dimostra la stagione pandemica, fino al decesso prematuro.
Su questo assunto è intervenuto , sebbene da remoto causa impossibilità a presenziare, Antonio Papaleo referente Pazienti Diabetici della Basilicata evidenziando come il PNRR è e deve essere una occasione irripetibile per una “Nuova Sanità” efficace e rispondente alle esigenze dei cittadini, specie attraverso l’implementazione dello strumento della Telemedicina in modo riflettuto e bene organizzato, semmai dando concretezza alla Legge Regionale 9/2010, in modo da poter far dialogare i Centri Diabetologici di 1°,2° e 3° Livello (con la cosidetta Rete Territoriale di Endocrinologia e Diabetologia di cui ancora non vi è traccia, nonostante le sollecitazioni della Speciale Commissione Regionale Diabete), affinchè si possa dare concretezza ai preannunciati Ospedali, Case ed Infermieri di Comunità.
Ovviamente, stante il triste primato presente in Basilicata circa l’elevata percentuale di Diabetici conclamati pari ad oltre l’8%, oltre beninteso i “ silenti “ (quelli che pur essendone affetti non lo sanno, essendo la malattia asintomatica), si è insistito per una mirata Prevenzione del tipo “ Guadagnare Salute “, oltre che risollecitare perchè il Medico di Famiglia possa assolvere al delicato e importante compito della “ Medicina di iniziativa “ semmai in una logica di integrazione con il Medico Specialista, mentre sarebbe molto utile una formazione per allertare presso i Centri di Diabetologia l’Infermiere Dedicato affinchè si possa dare alla Persona con Diabete una giusta “ Educazione Terapeutica” in quanto consente una migliore gestione della malattia in modo da prevenire le terribili ed invalidanti complicanze, di per se onerose, sia per la spesa sanitaria che quella sociale, con notevole abbattimento della qualità di vita e bisognose di sistematica ospedalizzazione.
In definitiva, una ottima ed opportuna iniziativa che nel mentre si ritiene abbia sensibilizzato le Regioni del Sud sul tema della Salute e segnatamente della patologia diabetica, stante la sua diffusione pandemica ( un dato per tutti: nel 2019 ante Pandemia da Covid ci sono stati nel mondo circa 1,5 milioni di decessi a causa del diabete, nel 2020 imperante la Pandemia da Covid i decessi complessivamente nel mondo sono stati 1,8 milioni ), dall’altro abbia stimolato le stesse a farsi trovare pronte a non vanificare questa opportunità riveniente dal PNRR.