Elettrocardiogrammi ed ecografie dal medico di famiglia, Consigliere regionale Vizziello: “Nuovo decreto Ministro Speranza prevede per Basilicata più di 2 milioni di euro”. Di seguito la nota integrale.
“La possibilità di effettuare esami diagnostici di primo livello quali elettrocardiogrammi, ecografie o spirometrie presso il medico di famiglia rappresenta una grande opportunità per le regioni come la Basilicata, che necessitano di nuovi strumenti in grado di garantire una migliore gestione delle malattie croniche e dell’annoso fenomeno delle lunghe liste di attesa”.
E’quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale della Lega di Basilicata Giovanni Vizziello, che così commenta il nuovo decreto del Ministro Speranza che contiene il riparto tra le regioni d’Italia delle risorse destinate ad rendere concretamente operativa la possibilità di effettuare esami diagnostici di primo livello presso le Case dellaComunità e gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
“ Se è vero, com’è vero, che la Basilicata è in vetta alla classifica delle regioni italiane relativa all’incidenza delle malattie croniche” -spiega l’esponente della Lega-Basilicata- “ prevedere la possibilità per gli studi dei medici di famiglia di erogare servizi diagnostici di primo livello, significa rafforzare quell’assistenza sanitaria di prossimità , particolarmente utile nelle aree interne e quindi rispondere al meglio alle esigenze di salute delle persone anziane spesso affette da patologie croniche”.
“Il nuovo decreto del Ministro Speranza”-aggiunge Vizziello-“ che dovrà essere approvato dalla Conferenza Stato-Regioni ed è attuativo di una misura contenuta nella Manovra Finanziaria del 2020 che prevedeva uno stanziamento complessivo pari a 235 milioni di euro, si configura come uno strumento atto a valorizzare ulteriormente la professionalità dei medici di medicina generale, che rappresentano la spina dorsale della medicina del territorio, il cui rafforzamento è lo strumento più appropriato per snellire le lunghe liste di attesa che si riscontrano negli ospedali lucani”