Imprenditori edili di generazioni che dal Nord hanno deciso di ritornare e investire a Rionero coltivando piccoli frutti della salute.
Un ritorno al sud, dal settore edile all’agricoltura. È la storia di Letizia Asquino, giovane imprenditrice agricola che con la sua famiglia ha scommesso di coltivare piccoli frutti alle pendici del Monte vulture, ritornando in Basilicata e impiantando un campo prova di sette ettari destinato a lamponi, mirtilli, more, ribes e uva spina. Un’idea vincente tanto che nei progetti futuri è in programma l’ampliamento dell’originario campo di sette ettari situato nel territorio di Monticchio, vicino ai laghi. Frutti della salute, dalle proprietà benefiche, destinati al consumo fresco, richiesti da chef stellati e gelaterie rinomate, mentre una parte della produzione viene trasformata nel laboratorio artigianale dell’azienda in nettari, composte, frutta disidratata, liquori e aceti. Tutto rigorosamente bio: dai terreni non trattati che vengono fertilizzati con gli scarti della potatura alle trappole per catturare insetti realizzate riciclando bottiglie di plastica inserendo una miscela bio fatta con prodotti naturali, alla produzione di frutti gluten free, adatti anche per chi ha problemi di intolleranze, fino all’impianto a goccia per evitare sprechi di acqua. Importante il contributo dei fondi del Psr Basilicata 2014-2020 che hanno contribuito a realizzare il progetto. Fare impresa in Basilicata si può: è questo il messaggio di Letizia Asquino ai giovani che li invita a restare nella propria terra e di portare avanti un progetto trasformandolo in realtà.
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